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Furto a casa di Nello Trocchia, ora più sorveglianza. La solidarietà non basta

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Terzo furto a casa dei genitori di Nello Trocchia, un fatto che desta molta preoccupazione perché i ladri hanno, curiosamente, portato via solo documenti e pc, ovvero l’archivio delle inchieste del giornalista di “Piazza Pulita” e preoccupa altresì il fatto che quel luogo dovrebbe essere sottoposto a vigilanza. Infatti già nell’ottobre 2016 il Ministero dell’Interno, quel giorno rappresentato dal vice ministro Filippo Bubbico, rispondendo a diverse interrogazioni parlamentari che ponevano la questione relativa alla sicurezza di Nello Trocchia chiarì come : “…l’esame complessivo degli atti ha messo in rilievo le minacce (ad opera di un boss di camorra) nei confronti del giornalista, collaboratore di alcune testate giornalistiche (…) Il Questore di Napoli ha attivato le opportune misure di protezione presso l’abitazione del signor Trocchia”.

Nonostante queste rassicurazioni dal marzo 2018 presso l’abitazione di famiglia, uno dei luoghi dove sarebbe attiva la vigilanza, in provincia di Napoli, dove si trova parte della documentazione del giornalista e dove lui stesso soggiorna quando per lavoro si trova in quel territorio, si sono verificati diversi episodi, degni di menzione. Due volte sconosciuti hanno citofonato presso l’abitazione prima di dileguarsi repentinamente, in un caso avventori sono entrati in casa e si sono allontanati quando è scattato l’allarme, in altre due circostanze sono entrati, una volta in presenza dei genitori del giornalista (rubando alcuni oggetti), al piano inferiore, e in un’altra, quella più recente sostando nell’abitazione distruggendo l’allarme e dileguandosi al successivo arrivo dei carabinieri.
“L’ultimo episodio risale a pochi giorni fa, io e i miei familiari – racconta Nello Trocchia – eravamo lontani dall’abitazione che abbiamo raggiunto qualche giorno dopo. La casa è stata messa a soqquadro, nella mia stanza sono state danneggiate alcune targhe, relative a premi ricevuti. Inoltre è stato rubato il pc che avevo anche io in uso all’interno del quale c’erano documenti, articoli, appunti molto delicati oltre a informazioni personali e sensibili. Un pc di valore dal punto di vista personale, ma di valore economico nullo mentre tv e altri oggetti di maggiore valore non sono stati sottratti. Oltre il pc è stato trafugato un cellulare e alcuni euro. Saranno gli investigatori ad accertare i responsabili di questi fatti, quello che mi preme evidenziare, tra l’altro, è la frequenza di questi episodi e la sottrazione del pc che è stato uno mio strumento di lavoro. Un episodio, insieme agli altri, che mi imponeva quanto meno di sottoporre alla pubblica attenzione quanto accaduto”.
Dopo la nota di solidarietà della Fnsi si muove anche la politica con un intervento di Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana: “Oltre alla solidarietà chiediamo al Viminale una maggiore attenzione nei confronti di quei cronisti d’inchiesta, spesso oggetto di minacce ed intimidazioni per il loro rigoroso impegno. Affinché sia garantita la massima sicurezza a Nello, presenteremo una nuova interrogazione parlamentare al ministro Salvini – conclude Fratoianni – su questo nuovo ed inaccettabile episodio “


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