“In queste ore è in corso un osceno linciaggio nei confronti della comandante della #SeaWatch3 Carola Rackete, arrestata per aver agito con l’obiettivo di portare in salvo delle vite, nel rispetto della legge del mare. Invece di scagliarsi contro di lei per la sua decisione, bisognerebbe domandarsi come uno governo possa aver tenuto per 16 giorni 42 persone in quelle condizioni disumane”. Lo scrive su Facebook Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa che ha trascorso gli ultimi due giorni a bordo della Sea Watch 3. “Carola Rackete ha chiesto scusa per una manovra azzardata dettata da uno stato di necessità ignorato dal governo, e di questa si è assunta la responsabilità. Ha anteposto la vita di 42 persone alla sua libertà. Ha usato la propria vita, il suo corpo, per mettere a nudo la fragilità e le contraddizioni dell’Europa degli Stati”, ha aggiunto. “La nostra Unione, giunta sulla sua frontiera, o si scopre davvero tale o no, umana oppure no. Dire ‘più Europa’ significa proprio questo: pretendere soluzioni in cui le responsabilità siano condivise da tutti gli Stati, ribadire che la nostra forza si costruisce sul valore delle persone, di ogni singola persona. La disobbedienza civile di Carola Rackete vale molto più del teatrino di chi ci governa, e deve far riflettere tutti”, ha concluso Riccardo Magi.