Prove generali per un autunno caldo, quello preventivato dal Ministro del lavoro Fornero appena qualche mese fa? A giudicare dal numero di uomini e mezzi messi in campo questa mattina a Roma per fronteggiare un non troppo corposo corteo studentesco, parrebbe proprio di si…
Sono stati infatti gli studenti medi che questa mattina in diverse città italiane hanno dato il via ad una stagione che si presenta densa.
Per cosa protestano? Per ribadire quello che vanno dicendo, inascoltati, ormai da anni: basta con i tagli all’istruzione e scuola pubblica per tutti, ma le loro invettive sono rivolte anche contro l’attuale Governo e l’Unione Europea, direttamente responsabili, dicono, di aver privato milioni di giovani della possibilità di un futuro.
Si sono presentati così, per esempio, questa mattina a Piazzale Ostiense, da dove un corteo formato da un migliaio di ragazzi ( 5.000 secondo gli organizzatori) ha mandato in tilt un’intera zona di Roma tra l’esasperazione generale di lavoratori e pendolari che si sono visti costretti a proseguire il loro tragitto a piedi e polizia municipale al limite dell’esasperazione di fronte ad un traffico completamente fuori controllo.
Mentre il corteo sfila, in maniera abbastanza pacifica, almeno nel primo tratto, i blindati prendono posto nelle viuzze laterali, carabinieri e polizia si preparano, alcuni già in assetto anti-sommossa, la tensione non sembra eccessiva, alla fine si tratta di ragazzi molto giovani, ma il numero di agenti presenti, unitamente all’elicottero che sorvola incessantemente viale Trastevere, appare elevato.
Qualche passante osserva sbalordito, fa spallucce, chiede o attende un autobus fantomatico…
“Chiedono diritti” commenta una signora con accento straniero, trovandosi di fronte lo schieramento di forze dell’ordine seguito dalla testa del corteo, “l’importante è che siano tranquilli…”
In realtà la tranquillità è durata fino a un certo punto: incidenti si sono verificati sia a Torino che a Milano e Napoli, e momenti di tensione per un tentativo di deviazione del percorso è stato registrato anche a Roma. Una giornata di protesta che conta, ancora una volta, fermi e feriti mentre sui social network cominciano a rimbalzare foto e video di ragazzi manganellati e sanguinanti.
Con oggi, annunciano dalla varie piazze coinvolte, si da ufficialmente il via ad una nuova fase di proteste e lo slogan più gettonato suona come una minaccia: “Se ci bloccano il futuro noi bloccchiamo la città”. Come dire: tempi duri per Roma capitale.