Con lui sul palco il giornalista Lirio Abbate, per commentare quali siano i dati oggettivi della corruzione, della sicurezza e del senso di giustizia. E quali le percezioni.
«Non facciamo l’errore di dire che tutto sia solo percezione e interpretazione – dice Zagrebelski-. Ci sono dei fatti che creano una mentalità e un’opinione pubblica, ma questo è il primo strato, poi occorre andare a vedere i dati, le statistiche. C’è la tendenza a buttare i singoli episodi in sociologia, ma bisognerebbe vedere come vanno effettivamente le cose».
Tanti i riferimenti alla politica di oggi, ai governanti che governano a colpi di telefono e tweet, «mentre dovrebbero mettere bene per iscritto quello che vogliono fare, formalizzare, assumersi responsabilità. Questo fa una democrazia, altrimenti siamo in un regime totalitario».
E ha concluso: «Quando sento ripetere “prima gli italiani” non posso non pensare che ci sia oggi un grave problema di diritti e uguaglianza. Far valere i nostri diritti non può voler dire toglierli ad altri».
stampa.it, 4 maggio 2019