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“Mediterraneo Downtown 2019”. Al via la terza edizione del festival dedicato al mediterraneo contemporaneo. Prato, 5-7 aprile

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Ospiti internazionali, mostre fotografiche, talk show, libri, cinema e musica. Torna a Prato dal 5 al 7 aprile 2019 “Mediterraneo Downtown”, il festival italiano sul mediterraneo contemporaneo, promosso da COSPE onlus, Comune di Prato e Regione Toscana in collaborazione con Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Amnesty International e Legambiente Italia.

Giunto alla sua terza edizione il Festival ripropone nel centro di Prato il dialogo tra le due sponde del Mediterraneo grazie a incontri ed eventi che porteranno al centro della scena artisti, intellettuali, economisti, imprenditori, musicisti e scrittori che si snoderanno tra il Museo del Tessuto, il Teatro Metastasio, la Biblioteca Lazzerini il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.

Dieci i principali talk show del Festival: vero cuore dell’iniziativa, gli incontri sono pensati per testimoniare esperienze e aprire dibattiti su alcuni dei temi caldi dell’attualità: dall’economia all’informazione libera, dalle filiere del cibo all’attivismo femminile, dall’arte all’urbanistica.

Tra i protagonisti di quest’anno: Ilaria Cucchi, gli scrittori Tahar Ben Jelloun, Sandro Veronesi, la portavoce di Unhcr in Italia, Carlotta Sami, il ricercatore Marco Omizzolo, i giornalisti Valerio Cataldi, Vittorio Di Trapani, Danilo de Biasio, Marta Serafini, Jacopo Storni, Luca Gaballo, l’attivista tunisina Sihem Bensedrine.

Tra gli artisti: Nada, Angela Baraldi, Bobo Rondelli, Paolo di Paolo, Giuseppe Cederna, Daniela Morozzi, Marzouk Mejiri e Charles Ferris. In scena e sul palco con le loro opere musicali e teatrali a corredare il programma di incontri.

IL PROGRAMMA:

VENERDÌ 5 APRILE

Museo del Tessuto – ore 9.30

Di navi e naviganti: un incontro per le scuole

Si comincia con una matinèe come sempre dedicata agli studenti delle scuole superiori di Prato e Firenze e a temi di attualità come le migrazioni e le insidie del web. L’incontro avrà come ospiti Alessandro Porro, giovane volontario della nave “Aquarius” e Andrea

MIchielotto di Lercio. Testimonianze dirette e un po’ di ironia per affrontare temi complessi della nostra società. Durante la mattina saranno proiettati anche il corto “Where is Europe” di Valentina Signorelli e i video realizzati da alcuni studenti che hanno partecipato al progetto per le scuole di COSPE, “Silence hate”, sull’hate speech e l’odio on line.

 

Museo del Tessuto ore 15.00

Agricoltura, cibo e diritti: “Il buono, il giusto e l’alternativo”

“La natura è multicolore, la terra è senza confini”. E’ questa la filosofia di Funky Tomato tra le iniziative presenti al panel “Il buono, il giusto e l’alternativo”. Ed è di fatto la filosofia che ispira tutto l’incontro, incentrato su cibo, diritti e filiere agroalimentari. Si parlerà di filiera corta e partecipata, di giustizia contro caporalato e sfruttamento, di aziende sostenibili ed eque al tempo stesso. Lo faremo con Guido De Togni (Funky tomato) che ci racconterà di questa iniziativa che coinvolge migliaia di agricoltori e un centinaio di stabilimenti di trasformazione sparsi fra Puglia, Basilicata e Campania, una decina di attivisti e circa 20 ragazzi impegnati in prima linea a difendere i diritti dei lavoratori. Con Marco Omizzolo, sociologo, ricercatore, scrittore che sul tema ha scritto “Migranti e territori”, con Francesco Paniè dell’associazione Terra! E infine ne parleremo con Fareed Taamallah agricoltore e attivista (Palestina), partner COSPE nel progetto dell’agenzia italiana per la cooperazione internazionale (AICS), “Terra e diritti”: il recupero e la valorizzazione delle terre coltivabili e la promozione dell’agricoltura biologica sotto l’Occupazione israeliana.  A moderare Giorgio Menchini, presidente COSPE.

Un incontro tutto incentrato sui progetti di agricoltura e sviluppo rurale della Regione Toscana nel Mediterraneo si svolgerà la mattina del venerdì (10.30 – 12.30 nella sala conferenza della Biblioteca Lazzerini). A cura della Regione Toscana.

Teatro Metastasio ore 18.30

MED CARPET, L’APERTURA DEL FESTIVAL.

L’inaugurazione del Festival si terrà, come di consueto, al Teatro Metastasio. Sul palco rappresentanti delle istituzioni e i partner che hanno voluto questa manifestazione e che la organizzano dal 2016: Vittorio Bugli, assessore alla presidenza con delega all’immigrazione della Regione Toscana, Matteo Biffoni, sindaco di Prato, Giorgio Menchini, presidente di COSPE onlus, Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, Monica Usai di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie e Edoardo Zanchini di Legambiente Italia.

A seguire l’incontro tra due grandi scrittori come Tahar Ben Jelloun e Sandro Veronesi che si confronteranno nei “dialoghi mediterranei”. Accanto a loro Carlotta Sami, portavoce dell’UNHCR.  Durante l’inaugurazione sarà consegnato anche il premio “Mediterraneo di Pace”.

-TAHAR BEN JELLOUN E SANDRO VERONESI, DUE SCRITTORI A CONFRONTO

Saranno il grande scrittore marocchino, Tahar Ben Jelloun e il nostro Sandro Veronesi, ad aprire il Festival venerdì pomeriggio al Teatro Metastasio. Intervistati da Raffaele Palumbo i due autori si confronteranno su temi “mediterranei” che appartengono tanto

al loro vissuto e ai loro libri quanto all’attualità: razzismo, migrazioni, terrorismo, attivismo, ma anche società e resistenza civile, poesia e bellezza. Lo faranno con lo sguardo di chi sa leggere il mondo oltre la cronaca, regalandoci un incontro non solo letterario. Tahar Ben Jelloun, residente in Francia fin dagli anni 70, è autore di più di 50 volumi. Conosciuto in Italia per il best seller “Il razzismo spiegato a mia figlia” è attualmente in libreria con “La punizione” (La nave di Teseo), il doloroso racconto di un episodio di brutale e subdola repressione di una manifestazione studentesca a cui anche lui aveva preso parte nel 1964. Sandro Veronesi, eclettico scrittore pratese, nei suoi romanzi più noti, “La forza del passato” e  “Caos calmo”, ha esplorato tutta la varietà dei sentimenti umani e regalato personaggi come Pietro Paladini (Nanni Moretti al cinema) entrati nel nostro immaginario. Nel suo ultimo “Cani d’estate” (La Nave di Teseo) invece, vince l’indignazione nei confronti dell’attuale deriva della nostra società e qui l’autore racconta in forma di lettere, tweet, interviste come, insieme ad altri intellettuali ha cercato di andare contro la corrente della politica dell’abbandono in mare, dei naufraghi che tentano la speranza di un futuro diverso. Non a caso è tra i fondatori del collettivo di scrittori e giornalisti #corpi e fra i gli organizzatori del movimento “Non siamo pesci”.

Chiudono i dialoghi le letture di brani degli autori a cura di Daniela Morozzi, con le musiche dal vivo di Francesco Maccianti.

-PREMIO “MEDITERRANEO DI PACE”

Quest’anno il premio “Mediterraneo di Pace” andrà a Sihem Bensedrine, presidente della Istanza Verità e Giustizia (Tunisia) una commissione costituzionale che ha il compito di raccogliere le testimonianze delle vittime delle torture e della corruzione dello stato tunisino tra il 1955 ed il 2011. Giornalista ed attivista per i diritti umani, da molti anni si batte per i diritti civili nel suo paese. Nel 1998 fonda il Consiglio Nazionale per la Libertà in Tunisia (CNLT), di cui diviene portavoce. Nel 2001 fonda l’OLPEC per la tutela della libertà di stampa. Per le sue posizioni apertamente critiche nei confronti del governo tunisino è stata soggetta a numerose azioni di polizia e giudiziarie, nonché a diversi atti diffamatori. Dal 2014, Bensedrine presiede la commissione Verità e Giustizia che in Tunisia indaga sui crimini commessi sotto il regime di Ben Ali. Un esempio “mediterraneo” di quella giustizia riparativa che ha illustri precedenti in Sudafrica e in numerosi paesi dall’Argentina, all’Uruguay al Marocco, per affrontare le tragedie epocali delle dittature e la delicata transizione da governi autoritari e democrazie parlamentari.

Il premio sarà consegnato dall’artista Giuliano Tomaino che al Festival ha donato una delle sue opere dedicate al Mediterraneo.

Centro per l’arte contemporanea di Prato Luigi Pecci – ore 21.00

MEDMOVIENIGHT – Cibo, frontiere e diritti. Serata cinematografica.

In collaborazione con il “Terra di Tutti Film Festival” torna la serata cinematografica e anche questa è dedicata al cibo, al lavoro dei campi, al contatto con la terra: “I Villani” (Italia| 2018| 83’),  per la regia di Daniele De Michele, in arte Don Pasta, uno dei più inventivi attivisti del cibo come lo ha definito il New York Times, e la sceneggiatura di Andrea Segre, attivista e regista affermato,  è un documentario sui generis,  che seguendo la vita di quattro personaggi dall’alba al tramonto ci racconta anche la storia

della cucina italiana, i rischi di “perderla” e le sfide per salvarla. Presentato alle Giornate degli autori di Venezia lo scorso anno, “I Villani” è anche un manifesto per salvare un patrimonio vivo come la tradizione culinaria italiana contro l’omologazione a un modello gastronomico uguale in tutto il mondo.  Ad aprire la serata il corto di Luigi D’Alife, “Il confine occidentale” (Italia| 2018 |20’). Un docu-reportage sulle decine di uomini e donne della Val di Susa che tutti i giorni provano a sfidare le alpi per raggiungere la Francia. Queste strade di confine, questi sentieri, non sono una nuova rotta della migrazione, ma vedono transitare da centinaia di anni persone di ogni lingua e colore, in cerca di qualcosa di diverso, forse migliore, spinti dalla forza della libertà e della dignità.

SABATO 6 APRILE

Museo del Tessuto ore 11.00

“Economie mediterranee”  

Dai migranti sfruttati del Sud Italia, arriviamo ai migranti che in Italia hanno realizzato imprese e creato posti di lavoro: a Prato nel panel “Economie mediterranee” racconteranno la loro esperienza Hind Laram (stilista originaria del Marocco) Ghapios Garas (imprenditore egiziano).  Garas è il fondatore di “Simpatico Network”, una società specializzata in informatica e che commercializza oltre 16mila prodotti in più di 20 Paesi ed è partner Microsoft. Nel 2016 Garas è stato premiato da Laura Boldrini tra gli imprenditori stranieri che si sono distinti in Italia con il riconoscimento per la categoria “Crescita del Profitto” e con il prestigioso “Money Gram”. Anche Hind Laram è stata finalista al Money Gram con la sua “Modest Fashion Italy”, piccola impresa di abbigliamento per donne islamiche che ha base a Torino dove Hind vive dal 1998.  Insieme a loro Jacopo Storni, giornalista e scrittore autore di “L’Italia siamo noi. Storie di immigrati di successo” (Castelvecchi), che, contro ogni stereotipo ha raccontato l’altro volto dell’immigrazione: carriere e percorsi di successo che arricchiscono il nostro paese in tanti diversi ambiti.  A fornirci dati e statistiche su questo aspetto, Luca Di Sciullo del Centro studi di ricerche sull’immigrazione, Idos. Questo panel sarà anche l’occasione per parlare del progetto “Savoir Faire” di COSPE e Fondazione Finanza Etica, un progetto che prevede una formazione alla gestione finanziaria e di impresa di migranti sul territorio toscano.

Museo del Tessuto ore 14. 30

Donne, attivismo. “Per giustizia e per amore”  

Sishem Bensedrine, tunisina, Marie Dorleans, francese, Ilaria Cucchi, italiana. Sono le donne protagoniste di “ Per giustizia e per amore” un panel tutto dedicato all’impegno, alla passione, alla lotta delle donne che si battono per affermare i diritti: i diritti della memoria e della riconciliazione, quelli portati avanti da Bensedrine, giornalista, attivista e da 5 anni presidente della Commissione Verità e giustizia tunisina che indaga sui crimini della dittatura di Ben Ali; i diritti dei migranti riaffermati con forza da Marie Dorleans dell’associazione di Ventimiglia Tous Migrants e dal loro lavoro di frontiera; ultimi ma non ultimi i diritti civili di un ragazzo brutalmente ucciso dallo Stato, Stefano Cucchi, e i diritti della famiglia di dargli una degna sepoltura, quella della giustizia fatta. E’ la battaglia che dura da più di 9 anni della sorella Ilaria, novella Antigone, contro tutti a cercare la verità.

Museo del Tessuto ore 17.30

Libertà di informazione: Make news, nel cuore dell’informazione.

Arriva anche a Prato l’iniziativa nata a Firenze da un’idea di Daniela Morozzi e Valerio Cataldi nel dicembre scorso dedicata alla libertà di informazione e all’informazione giusta: Make News. Nello scenario del Festival, la libertà e il diritto di informazione si espande verso gli altri paesi delle sponde sud del Mediterraneo, fino a raccontare realtà, problematiche strie e contesti molto diversi.  Sul palco Marta Serafini, giornalista del Corriere della Sera, dove da anni si occupa principalmente di esteri e medioriente, Kholod Massalha, direttore generale dell’Ilam center (Palestina), Vittorio di Trapani, giornalista e segretario dell’Usigrai, e Riccardo Noury di Amnesty International Italia che di soprusi sui giornalisti nel mondo ne sa qualcosa. Conduce l’incontro Valerio Cataldi, giornalista Rai e presidente dell’Associazione Carta di Roma, autore di tanti reportage su fatti scomodi, dalle migrazioni al narcotraffico. Proprio dalla “censura” Rai a un suo servizio sui migranti a Lesbos, è nata l’idea di Make News. Un dibattito pubblico e itinerante su come è e come debba essere la corretta informazione.  Con la testimonianza di Padre Ibrahim Faltas, (Gerusalmme).

 

I CONCERTI E GLI SPETTACOLI

 

VENERDÌ 5 APRILE

 

Teatro Metastasio ore 21.00

NADA (SPECIAL GUEST ANGELA BARALDI)

Apre il Festival un concerto tutto al femminile: NADA, grande protagonista della musica italiana, in tour con il suo ultimo album “E’ un momento difficile tesoro”: nuovo disco di inediti prodotto da John Parish (PJ Harvey, Eels, Giant Sand, Afterhours ed altri), che torna al fianco di Nada dopo lo splendido lavoro fatto nell’album “Tutto l’amore che mi manca” (2004). Special guest della serata Angela Baraldi, attrice e cantante dall’anima rock.  (Biglietti 15| 10 € prevendita e soci COOP 18 – 13 cassa teatro).   www.metastasio.it

                                     

SABATO 6 APRILE

Museo del Tessuto ore 19.00

BREVIARIO MEDITERRANEO PAOLO DI PAOLO

Una lettura-racconto dello straordinario “Breviario mediterraneo” di Predrag Matvejević. Protagonista, il mare Mediterraneo. I colori, la storia, le carte nautiche, la pesca: molo per molo, pagina per pagina, un canto d’amore al mondo come acqua. Sonorizzazione a cura di Tommaso Checchi. Ingresso libero.

 

Mensa Giorgio la Pira (via del Carmine 18) ore 20.30

“MI RIGUARDA”. A CENA CON BOBO RONDELLI. CENA DI BENEFICENZA

Bobo Rondelli accompagna la cena mediterranea di beneficenza organizzata in collaborazione con l’Associazione Cuochi di Prato.  Un’occasione irripetibile per passare una serata fuori dal comune. Una cena benefica di altissima qualità a cura dell’Associazione Cuochi di Prato con un particolare concerto del livornese più amato in Italia, Bobo Rondelli. Il ricavato della cena sarà devoluto al progetto Buono Notte e alla Mensa La Pira.  Il buono notte è un fondo per dare un posto letto e ristoro a chi è

rimasto escluso dal sistema di accoglienza a causa del Decreto Salvini e a chi soffre di un’emergenza abitativa.

 

(Posti limitati: cena solo su prenotazione sul sito www.mediterraneodowntown.it – Offerta minima 30 € – Bambini sotto i 12 anni: 20 euro)

 

DOMENICA 7 APRILE

Chiostro di San Domenico (piazza San Domenico) ore 6.30

TANITSUFI (MARZOUK MEJRI E CHARLES FERRIS)

Alle prime luci della domenica mattina saranno le sonorità del polistrumentista tunisino e del trombettista californiano Charles Ferris ad accompagnare il risveglio della città con un incantevole itinerario sonoro nella tradizione devozionale sufi tunisina. Ingresso libero.

 

Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci ore 10.30

GIUSEPPE CEDERNA IN “MEDITERRANEO EXPRESS”

Un viaggio sull’acqua dalle rive del Gange alle isole del Mediterraneo. Dalle lacrime di Odisseo alle barche dei migranti in fuga dalla guerra. Avventure, naufragi, derive e illuminazioni. Il miracolo delle storie e degli incontri. Ingresso libero.

 

DAL 4 Al 7 APRILE

Teatro Fabbricone di Prato

LETTERE A NOUR di Rachid Benzine

Opera teatrale per la regia Giorgio Sangati con Franco Branciaroli  e Marina Occhionero.  Un dramma epistolare fra un padre – intellettuale musulmano praticante che guarda all’Occidente e osserva la sua religione come messaggio di pace e amore – e una figlia, Nour, partita in Iraq per ricongiungersi a un musulmano integralista di cui si è innamorata. ‘Paradossalmente’ mossa dagli stessi principi di amore e tolleranza ereditati dal padre, e quindi non per fanatismo, la figlia finisce per unirsi alla causa jihadista e a pagarne il duro prezzo. Mantenendo un respiro universale, Lettere a Nour offre un ritratto per noi inedito della cultura islamica, nel suo complesso confrontarsi con la cultura occidentale. Informazioni e biglietti sul sito del teatro (www.fabbricone.it).

 

DAL 5 aprile al 5 maggio  

Biblioteca Lazzerini.

MOSTRA FOTOGRAFICA “Terra e diritti” di Cesare Dagliana

Un reportage in 30 scatti del fotografo e reporter fiorentino Cesare Dagliana nei Territori Occupati palestinesi. Un racconto diviso in tre parti, “Terra ferita”, “Terra occupata” e “Terra viva”. Ritratti, luoghi, panorami e campi lunghi a raccontare il valore simbolico della terra, la sua trasformazione e la resistenza dei palestinesi sotto Occupazione. Dietro ogni foto un incontro e una storia e tanti temi: dall’acqua al lavoro nei campi, dalla convivenza con il Muro, le colonie e ai check point, fino alla creatività e la ricerca di riscatto dei giovani. La mostra è stata realizzata nell’ambito del progetto di COSPE “Terra e diritti” finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics).

 

Dal 5 al 7 aprile

LE CITTÀ RACCONTATE

Piazza del Comune

Matera, Tunisi, Atene, Barcellona

Rimangono in questa edizione le città raccontate: grazie a quattro novelli cantastorie quest’anno potremo vistare attraverso le loro parole le loro quattro città del cuore, che, a volte, sono anche quelle di origine. Venerdì alle 16.30 è la volta della capitale della cultura italiana, Matera. A parlarcene il giornalista Andrea Semplici, fiorentino di nascita e materano d’adozioneSabato mattina alle 10, è la volta di fare un salto nella storia di Tunisi, dalla medina ai nuovi quartieri sul mare e ovunque ci vorrà condurre Leila Ben El Hussi, docente di storia dei paesi islamici all’Università di Padova. Voliamo poi ad Atene con Patrizio Nissirio, giornalista, responsabile di Ansamed e autore di diversi libri sulla Grecia, l’ultimo dei quali, “Atene, cannella e cimento armato”, è una sorta di guida letteraria alla scoperta della città (sabato alle 16.00) per poi approdare all’eclettica Barcellona del ricercatore italiano, trapiantato in Catalogna da più di 10 anni, Steven Forti (domenica, ore 10).

 

SPAZIO BAMBINI

Sabato 6 aprile al Museo del Tessuto/ Spazio Campolmi

Torna lo spazio bambini (per un’età dai 5 agli 11 anni) con i laboratori artistici del progetto “E se diventi farfalla” della Fondazione “Con i bambini” a cura di Zappa!. Dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Con possibilità di baby sitting.

 

PRESENTAZIONE DI LIBRI

Sabato 6 aprile al Museo del Tessuto/ Spazio Campolmi

PICCOLE ONDE: un mare di letture ad alta voce.

Alla letteratura “mediterranea” per bambini sarà dedicato anche lo spazio libri “Piccole onde”, in collaborazione con la libreria pratese “Il Gori”, bookshop dell’intero festival e l’associazione Sottosopra che animerà le presentazioni con letture e interventi artistici. Tre i libri “raccontati”: “Guizzino” di Leo Lionni con proiezioni dei disegni fatti sul momento da Marco Milanesi (bambini 5-9 anni) sabato ore 11.30, “Telefonata con il pesce”, di Silvia Vecchini e Sualzo (dai 5 anni), sabato ore 16.30 e il libro illustrato dell’artista siriana Shirin Ibish (sabato ore 15.00) nell’ambito dei laboratori “Le farfalle”.

 

SENTIERI CHE UNISCONO: LA VIA DELLA LANA E DELLA SETA

Una passeggiata su un tratto della seta a cura delle associazioni Viandare e Vagamondo. Al termine merenda e racconto dei sentieri che uniscono di COSPE in tutto il mondo.

Partenza e arrivo trekking: Cavalciotto di Santa Lucia.  Si tratta di un trekking ad anello sui Monti della Calvana, un ambiente meraviglioso ad un tiro di schioppo dalla città: partendo dal Cavalciotto di Santa Lucia, l’opera idraulica che ha fornito la forza motrice a tutto il distretto tessile pratese, la camminata seguirà un tratto dell’antico tracciato che collega Bologna a Prato lungo la via della lana e della seta.  Maggiori Informazioni sull’itinerario sul sito: www.mediterraneodowtown.it.

 

MEDIAPARTNERSHIP

Per questa edizione Il Festival avrà le prestigiose mediapartnership delle testate: Articolo21, Rainews24, RadioRai3 e Tv2000.

 

Informazioni, news, programma, protagonisti

e iscrizioni su: www.mediterraneodowntown.it.


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