Sandro Canestrini è stato senz’altro uno dei più autorevoli protagonisti dell’Avvocatura italiana tra la fine degli anni 40 e l’inizio degli anni 90 ed uno degli avvocati civilmente più impegnati. Non è questa la sede per dire della sua attiva presenza in centinaia di processi penali in cui, in oltre cinquant’anni senza tregua, si è impegnato nelle sedi di Giustizia del Paese. Sandro Canestrini fu tra i primi avvocati italiani a difendere i giovani obiettori di coscienza avanti i Tribunali militari di Verona, Roma, Torino, Napoli, Padova in tempi gli obiettori, considerati disertori, venivano rinchiusi nelle fortezze di Peschiera, Forte Boccea e Gaeta.
Sandro Canestrini fu protagonista in uno dei primi processi per inquinamento ambientale causato dalla Montecatini di Mori, in cui si affrontarono, privi di qualsiasi legislazione di sostegno alle vittime, problematiche oggi di estrema attualità.
Canestrini difese nei primi anni 50 le parti civili nel processo di Reggio Emilia, imputate le Forze di Polizia sotto i cui colpi caddero alcuni protagonisti di una manifestazione sindacale.
Ed ancora Canestrini fu impegnato nella difesa degli irredentisti sudtirolesi nel famoso processo di Milano sottratto alla competenza del Giudice naturale bolzanino. Indimenticabile fu l’intervento di Canestrini nel processo del Vajont, sottratto anch’esso al Giudice naturale di Belluno e rimesso all’Aquila come nei processi per le stragi di Piazza Fontana a Milano e di Piazza della Loggia a Brescia. Canestrini fu protagonista, nel corso delle lotte sindacali tra gli anni 68-70 del processo denominato 30 luglio in cui coordinò un Collegio nazionale di difesa per sostenere chi insorse contro i rigurgiti del neofascismo in Trentino e in Italia, così come, più tardi, corse a Palermo, nel processo contro le mafie e, successivamente, a Trieste nel processo contro i responsabili dell’internamento e della soppressione degli ebrei nella Risiera di San Sabba.
Il ricordo dell’impegno di Canestrini in molteplici iniziative, per la difesa dei diritti e delle libertà di tutti sarebbe ancora lungo, ma quanto è stato detto è sufficiente per dire che Canestrini ha scritto una delle pagine più belle dell’Avvocatura italiana, l’Avvocatura colta, civilmente impegnata, profondamente antifascista, gelosa nella difesa dei principi fondamentali della Costituzione.