Almeno 300 persone si sono ritrovate oggi pomeriggio davanti al municipio di Eraclea, raccogliendo l’appello delle strutture territoriali di Cgil, Cisl, Uil per portare in piazza il no al malaffare e alla criminalità organizzata. Una prima risposta pubblica anche per non fare sentire sola la comunità del paese veneziano divenuto, proprio malgrado, simbolo delle infiltrazioni camorristiche nel Veneto Orientale, dopo l’arresto del sindaco, con l’ipotesi di voto di scambio, nell’ambito delle 50 misure di custodia cautelare predisposte dalla direzione distrettuale antimafia (Dda) di Venezia.
Al presidio hanno partecipato anche il sindacato dei giornalisti del Veneto (Sgv) e Articolo 21, rappresentati rispettivamente dalla segretaria, Monica Andolfatto, e dal portavoce regionale, Nicola Chiarini. Gli oratori, sulla scalinata del Comune, hanno ribadito come il mondo del lavoro si schieri dalla parte della legittimità democratica, sostenendo con fiducia le forze dello Stato che, grazie al lavoro di Polizia e Guardia di finanza, hanno scoperchiato la pentola. Parole pubbliche di plauso e supporto sono state rivolte pure ad Andolfatto che, per il proprio lavoro di cronista di nera al Gazzettino, è finita nel mirino dei clan che avevano pianificato di intimidirla con alcuni colpi di pistola. Il piano criminoso non fu eseguito, perché la persona incaricata di attuarlo, fu arrestata preventivamente.
Per contrastare i professionisti del malaffare è importante promuovere organizzazione collettiva e reti sociali solide e solidali, perché le divisioni producono debolezze e solitudini su cui i criminali fanno leva. Su questo terreno Sgv e Articolo 21 intendono continuare, insieme a Libera, a dare il proprio contributo. L’incontro convocato per le 11 del prossimo 6 marzo a Padova, nella sala Impastato nella sede di Banca Etica in corso del Popolo 77, sarà un’occasione in più per ribadirlo, con l’obiettivo di dare sempre maggiore continuità e coralità alle iniziative. Un appuntamento importante al quale parteciperanno anche don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, e Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) che riunisce le organizzazioni sindacali dei giornalisti in Italia.