Nella sua continua proposta di nuove emozioni, il Teatro della Tosse di Genova ospita un evento dal fascino particolare in grado di coinvolgere in un mondo fantastico in cui si sviluppano i sogni, dove i sogni divengono realtà, dove la realtà vive attraverso le fantasie di chi vuole mettersi in gioco.
Il pubblico ideale non è necessariamente quello più giovane: lo spettatore perfetto è quello che riesce a farsi coinvolgere e che accetta di essere lui stesso parte di questa esperienza teatrale in cui la proposta della performance cambia ogni volta, che potrebbe essere tentato di partecipare più volte a questa esperienza sicuro di trovare sempre nuovi stimoli.
Creatore di questo spettacolo in progress è Lou Broquin, artista a 360 gradi direttore artistico della C/ie Créature, compagnia nata nel 1991 dall’incontro di Michel Broquin e Odille Brisset. Con quest’opera ha voluto proseguire nella loro tradizione con il metodo ormai consolidato che li ha portati ad essere realtà di riferimento per un certo mondo culturale. Le parole di Broquin rendono perfettamente la mission portata avanti da 28 anni: La nostra ricerca artistica è costituita da tre assi portanti: il rapporto col giovane pubblico, la relazione con le forme animate, l’esplorazione di scritture contemporanee. Il nostro territorio artistico si situa nel punto di incontro tra questi tre assi portanti. Il nostro desiderio è di uscire dalla classificazione legata al pubblico giovane e di concepire questa forma teatrale come destinata a tutti. Trattandosi di un campo artistico innovativo e sperimentale, ne abbiamo fatto il nostro territorio d’elezione.
Il grande affiatamento degli attori fa in modo che non ci si renda conto della mancanza dei dialoghi, della scelta di esprimersi attraverso le grottesche maschere o supportati da marionette di particolare fascino. Personaggi con sembianze di animali accolgono il pubblico all’interno delle loro suggestive casupole in cui si occupano delle loro attività: sono lì per far capire che si può anche sognare, sentirsi discosti da una realtà castrante.
Ibrido tra un’installazione plastica e una performance poetica, Les Irréels è uno spettacolo che si sviluppa all’interno della vita quotidiana con cui ha continui contatti: un popolo parallelo agli umani, esseri fantastici che hanno il potere di rallegrare le persone che incontrano, riportandoli all’ingenuità, alla capacità di credere all’incredibile come il fanciullo che fa parte di noi stessi ma che raramente ascoltiamo. La performance è animata da 15 personaggi ibridi in vari universi plastici. Chi vorrà, potrà sentirli come veri, gli altri si limiteranno ad assistere ad uno spettacolo che difficilmente può lasciare indifferenti. Ecco le… realtà di fantasia che incontreremo.
La Cullatrice d’infanzia Nel suo piccolo teatrino, ridà vita a dei pezzi di infanzia – il vecchio cavallo a dondolo, bambole abbandonate, trenini riparati, orsetti e coniglietti – e fa risorgere i momenti passati più cari.
L’Accompagnatore d’assenti Evocatore dei defunti, attraverso le sue melodie ritornano le persone care dimenticate e accompagna lungo il cammino del ricordo (bellissimi i brani interpretati col violino).
La Lavandaia dei dolori Lavandaia della tristezza, grazie alla sua lisciva pulisce le vite dal grigio e ridà luce ai momenti di freschezza.
Il Pescatore di speranza Mentre la lavandaia ha portato via il dolore, lui è lì per pescare la speranza e ridarla al mondo.
Il Sognatore di amici immaginari Sogna, inventa e disegna amici immaginari che popolano il suo spirito. Prima che si uniscano agli umani per accompagnarli.
Lo Sguattero delle passioni È cuoco dell’entusiasmo, le sue pozioni hanno il potere di fare amare appassionatamente tutti i tipi di cose: in questa occasione ha fatto anche un omaggio al pesto.
La Guardiana dei misteri Dal mito del lupo-mannaro alla grande domanda sull’Aldilà, veglia perché nulla sia svelato, perché gli umani continuino a sognare.
Il dialogo senza parole tra gli attori molto coinvolgenti ed alcuni spettatori rende ancora più lieve il limite tra chi interpreta e chi guarda. E’ una performance in cui si può essere anche in parte protagonisti.
Oltre alla bravura di chi interpreta queste magiche performance, c’è lo splendido lavoro fatto da grandi artisti sulle espressive maschere, su burattini che sembrano cuccioli dotati di vita, inserite nelle scenografie che rendono tangibile e palpabile il mondo della fantasia.
Al Teatro della Tosse di Genova LES IRRÉELS
Nella magia della Chiesa di Sant’Agostino – Una performance dove l’immaginario è realtà
Scheda spettacolo:
Interpreti in alternanza
Antoine Bersoux. Ludovic Beyt, Odile Brisset,Emilie Broquin, Ysé Broquin, Isabelle Buttigieg, Richard Galbe-Delord, Nathalie Hauwelle, Nora Jonquet, Fanny Journaut, Julien Le Cuziat, Kaf Malère, Corinne Mariotto, Amandine Meneau, Sha Presseq, Claude Sanchez, Mélanie Spettel
LES IRRÉELS tratto da un’idea di Lou Broquin
Maschere, marionette, scenografia e costumi Lou Broquin, Odile Brisset e Michel Broquin
Assistenti Amandine Meneau, Emilie Broquin, Ludovic Beyt e Sha Presseq
regia Lou Broquin
Costruzione, luci, regia operativa Guillaume Herrmann
Produzione Cie/ Créature, Lou Broquin
Coproduzione Mairie de Toulouse