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Giudizio Universale: lo show di Balich diventa permanente

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Un grande traguardo quello raggiunto da “Giudizio Universale. Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel”, lo spettacolo ideato da Marco Balich, direttore artistico e produttore olimpico,  in scena all’Auditorium Conciliazione di Roma, a soli otto mesi dall’esordio. Partito il 15 marzo scorso, lo show dedicato al capolavoro di Michelangelo, ha conquistato con rapidità il grande pubblico, italiano ed internazionale, coinvolgendo quasi 200mila spettatori e diventando lo spettacolo permanente della Capitale. Considerata uno dei patrimoni artistici più importanti del mondo, la Cappella Sistina viene presentata al grande pubblico in una veste inedita. 

Così Balich aveva descritto Giudizio Universale, finanziato con 9 milioni di euro di capitali privati, a poche ore dal debutto “Sarà uno show totale, intenso, potente, la somma di tutte le esperienze maturate in tanti anni all’estero. Si tratterà di uno spettacolo completamente nuovo, mai visto, in cui la genesi di un capolavoro dell’arte universale viene raccontata intrecciando tutti i linguaggi che il mondo del live entertainment mette oggi a disposizione. Dunque acrobazia, ballo, ombre cinesi, musica e parole, ma non solo”. 

Un indiscusso successo, tributato anche dal grande interesse dei giovani – su cui l’ideatore e regista aveva puntato molto – e delle scuole per questa nuova forma di entertainment. La prima edizione del progetto educativo pensato per la Regione Lazio ha coinvolto 23mila studenti e 1800 docenti, tale da spingere diverse regioni ad aderire alla nuova edizione che mira al coinvolgimento di circa 50mila ragazzi.

Giudizio Universale arricchisce l’offerta culturale capitolina con uno show che, attraverso una commistione di linguaggi, è capace di raccontare e coinvolgere gli spettatori in viaggio immersivo tra gli affreschi di una delle Cappelle più famose del mondo e i vicoli della Roma del ‘500.

La chiave del successo dello spettacolo di Balich – che si è avvalso della consulenza scientifica dei Musei Vaticani e della realizzazione da Artainment Worldwide Shows – sta proprio nel suo carattere innovativo, capace di coniugare uomo e tecnologia, entertainment e arte, attraverso un racconto fatto di parole – la voce di Michelangelo è quella di Pierfrancesco Favino –, musica – il suggestivo main theme è di Sting – ed immagini in alta definizione – grazie anche ai 20 proiettori in 4k.


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