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Fake News e smentite. Chi fa la guerra al Concilio Vaticano II

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E’ passato oltre un anno da quel giorno del luglio quando i quotidiani parlarono dello scandalo relativo ad un addetto di segreteria del Pontificio Consiglio per i testi legislativi. Uno scandalo a base di festini e sostanze stupefacenti e il protagonista è stato ricoverato prima presso una clinica romana, poi ha vissuto un periodo di ritiro, poi un ricovero ospedaliero. Ora, a tanti mesi di distanza, il sito americano più ferocemente critico di Papa Francesco, Life Site,  pubblica voci attribuite a fonti che prediligono l’anonimato, secondo le quali  durante in quel festino sarebbe stato sorpreso dalla sicurezza vaticana lo stesso cardinale al tempo responsabile del Pontificio Consiglio. L’illazione è stata immediatamente smentita; il cardinale Angelo Becciu, allora  sostituto alla segreteria di stato, ha dichiarato che fu lui stesso ad informare dell’accaduto il cardinale in questione, Francesco Coccopalmerio, raggiungendolo telefonicamente, dopo che il suo collaboratore era stato fermato, ma a differenza di quanto asserito nell’articolo mentre passeggiava in un cortile, al mattino. Il sito In Terris ha immediatamente parlato di una fake news ai danni del porporato.

Colpisce infatti che questa illazione arrivi non solo con più di un anno di ritardo, ma riguardi il porporato che dal Pontificio Consiglio per i testi legislativi smontò con puntuali argomentazioni da canonista, cioè da giurista, la tesi dei quattro cardinali fermamente ostili a Papa Francesco al riguardo di Amoris Laetitia, l’esortazione apostolica post-sinodale firmata dal papa e che per alcuni si poneva fuori dalla dottrina della Chiesa in materia di matrimonio. Una tesi che rimuove tutto il grande e lungo sviluppo dottrinale, passato anche attraverso la decisione di Giovanni Paolo II di cancellare la definizione di “pubblici infami” dai codici al riguardo dei divorziati risposati, riconoscendoli nell’enciclica “Familiaris Consortio” nella comunione spirituale ecclesiale. La storia però prosegue. Poche ore dopo il sito americano ha ritenuto di tornare  alla carica, lasciando pensare ad una ipotesi sulla tempistica dell’illazione. A poche ora dal primo servizio il sito americano infatti ha sottolineato in un nuovo articolo che proprio lui, il porporato Coccopalmerio che un anno fa guidava il Pontificio Consiglio per i testi legislativi, rappresenta il Vaticano ad una conferenza interreligiosa in corso in Kazakistan. Life Site riporta così quanto detto in quella sede dal cardinale Coccopalmerio: nelle sue parole non c’è nulla di eccezionale da cinquant’anni a questa parte, infatti proprio la Chiesa di Roma anche lui ha sottolineato la necessità di andare avanti nel dialogo tra culture e religioni, una scelta vitale per salvaguardare la pace. Ma per Life Site questo contrasta con l’insegnamento riferibile a tanti papi del passato che hanno ricordato l’importanza di riconoscere Cristo come re, non cedendo a false religioni. Con un balzo indietro di molti decenni sembra tornare in discussione il vivere insieme, la scelta del dialogo, la dottrina dei “semi di verità” .  Così si ha l’impressione che ad  essere messi in discussione da Life Site siano i documenti fondanti la Chiesa conciliare, cioè figlia di quel grande evento che cinquant’anni fa ha fatto compiere un balzo in avanti al cattolicesimo con testi di assoluto valore e portata epocale come la dichiarazione “Nostra Aetate”  e quella “Lumen Gentium”.

Non solo, in discussione sembra essere anche il famoso “spirito di Assisi”, quello nato dal grande incontro interreligioso di Assisi promosso da Giovanni Paolo II, rinnovato da  Benedetto XVI come impegno di tutta la Chiesa e che lui volle allargare, con il “cortile dei gentile” al dialogo anche con i non credenti. Forse non è un caso che criticando l’idea di dialogo Life Site ricordi il risalto che ebbe il documento di tre vescovi proprio del Kazakistan contro Amoris Laetitia; perché se la guerra fosse questa allora in questa guerra tutto si terrebbe. E’ lecito avere l’idea che dai giorni in cui si è aperto il “caso Viganò” arrivando a questo attacco al cardinale Coccopalmerio si sia manifestata una campagna contro  il dialogo, architrave del vivere insieme  e quindi della pace nel mondo. Sarebbe importante dire su cosa è la polemica, anziché nasconderla dietro altre polemiche. E’ una richiesta che riguarda ovviamente i credenti, ma non solo loro. Il Concilio infatti ha parlato a tutti gli uomini di buona volontà, a tutti i figli del suo tempo. Ieri come oggi. Varrà la pena di ricordare che proprio in queste ore la Fraternità Sacerdotale San Pio X, cioè i tradizionalisti scismatici cattolici, ha fatto sapere tramite il suo nuovo superiore che rifiuta di accettare gli insegnamenti del Concilio Vaticano II, anche se per farne la base di una discussione.

Fonte: Formiche.net


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