“Con il si a Foa si snatura la Commissione di Vigilanza.
La legge affida alla Vigilanza un potere speciale di ratificare la nomina del Presidente della Rai a maggioranza qualificata proprio per la sua natura “di vigilanza e di controllo” sui servizi radiotelevisivi.
Pertanto i pronunciamenti sono fondati e motivati su questa specifica funzione.
Lo stesso vale per il voto sul Presidente della Rai. Per di più a maggioranza qualificata proprio per assicurare che il giudizio abbia anche i caratteri del pluralismo.
Abbiamo dato per scontato che la bocciatura registrata sul nome di Foa rispondesse a tale alta funzione normativa e costituzionale.
Un eventuale cambio di opinione sul nome di Foa a quali esigenze risponde?
Di sicuro non può rispondere a ragioni “esterne” all’interesse dalla Rai Servizio Pubblico.
Men che meno il voto può dipendere da equilibri e accordi politici, legittimi in sé ma totalmente estranei al ruolo e alla funzione della Commissione parlamentare di Vigilanza.
Sarebbe una rottura grave rispetto al mandato affidato alla Commissione parlamentare dalla legge, che ne snaturerebbe il ruolo voluto chiaramente dall’ordinamento nell’interesse di tutti i cittadini”.
Lo scrive in una nota Vittorio di Trapani, segretario Nazionale Usigrai.