Sono bastate poche parole del magistrato Ingroia per avere la conferma che la ricostruzione giornalistica delle telefonate Mancino-Napolitano è una bufala.
Il fine dello scoop fasullo di Panorama invece è molto concreto: usare questo pretesto per far passare la legge bavaglio contro le intercettazioni, che troverà tutta la nostra resistenza; e soprattutto depistare l’attenzione dell’opinione pubblica dalla mancata approvazione legge anticorruzione.
Infatti, questo ddl – tra l’altro – pone un “filtro” di candidabilità a chi abbia riportato sentenze di condanna per reati gravi e quindi non è gradito a molti onorevoli per niente onorevoli.
Sappia il direttore di Panorama, che le sue bufale sulla trattativa Stato-mafia di allora non ci distolgono dalla trattativa Stato-corrotti di oggi.
Sappiano i politici che bloccano l’approvazione della legge anticorruzione, che questo loro ostruzionismo alimenta la propagazione dell’illegalità.
E questo è inaccettabile.
*Libertà e Giustizia di Roma