BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

“Beate” – di Samad Zarmandili

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Samad Zarmandili ha scelto un tema difficile per la sua opera prima: “Beate”, presentato al Bif&St 2018 e dal 30 agosto in sala – a Roma al Cinema Nuovo Sacher e a Milano all’Antheo e, a seguire, nelle altre città italiane – con No.Mad Entertainment. In un paesino del nord est un gruppo di operaie tessili che produce biancheria intima è prossimo al licenziamento. Veronica, la proprietaria del marchio, ha deciso di delocalizzare il processo produttivo per aumentare i proventi lasciando Armida e le sue compagne senza lavoro.

Nel contempo,  poco distante dalla fabbrica, nel “Convento del Manto Santo”, un gruppetto di suore devote alla Beata Armida e specializzate nell’arte del ricamo rischia di esser trasferita a causa dell’ impossibilità di far fronte agli alti costi di messa in sicurezza del convento nonché  della decisione di un aspirante sindaco (nonché marito della proprietaria della fabbrica di intimo), in accordo con la locale Curia vescovile, di trasformare il convento in un Resort a 5 Stelle. E’ così che operaie e suore decidono di far fronte comune alle difficoltà, unendo le loro forze,  creando una linea di lingerie di lusso. Ma perché tutto possa volgere al meglio occorre un (quasi) miracolo.

Una moderna fiaba sociale narrata con la giusta ironia. Divertente, grottesca, una storia interamente al femminile – tranne che per il ruolo di Loris interpretato da Paolo Pierobon – che racconta la tenacia del gentil sesso anche di fronte alle eventualità più avverse. Un inno alle donne, una commedia davvero divertente.

“Il filtro della commedia di costume mi ha offerto la possibilità di avvicinare con levità temi forti e tristemente attualissimi, quali la perdita di lavoro e la sua delocalizzazione dovuta alla globalizzazione dei mercati. E di introdurre note di grottesco, trasfigurazioni non necessariamente realistiche senza tralasciare, spero, uno sguardo vigile sulle contraddizioni del presente” ha scritto Zarmandili nelle note di regia. Buono il cast in cui primeggia una convincente Donatella Finocchiaro nel ruolo di Armida.


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