BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

 Ci lascia Lindsay Kemp, una farfalla che rapiva l’anima con la grazia di un gesto

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Si è spento oggi a Livorno Lindsay Kemp, nato nel 1938 sull’Isola di Lewis e cresciuto nel nord dell’Inghilterra. Sin dall’infanzia s’innamora della danza, del teatro, del cinema. Terminati gli studi al Bradford College of Arts, si trasferisce a Londra dove frequenta la scuola del Ballet Rambert, quindi si perfeziona con Sigurd Leeder, Charles Wiedman, Marcel Marceau e tanti altri. Lavora in varie compagnie di danza, teatro, teatro-danza, cabaret, musical, mimo, ecc. Infine, nel 1962, forma la sua prima compagnia, The Lindsay Kemp Dance Mime Company.

Verso la fine degli anni sessanta continua a sviluppare la propria sintesi fra diversi linguaggi teatrali privilegiando un approccio personale e innovativo alla danza e al teatro, così nel 1968-1969 nasce la prima produzione di Flowers… una pantomima per Jean Gênet. Durante gli anni vissuti a Edimburgo (1966-1970) crea per una nuova compagnia le opere Turquoise PantomimeCrimson Pantomime e Legend. Nel 1974 debutta con una nuova versione di Flowers in un piccolo teatro londinese ottenendo un tale successo che quasi subito deve trasferirsi in un teatro più grande, poi al West End, infine, dopo mesi di trionfo assoluto, a New York On Broadway.

Ha così inizio un ventennio ricchissimo di successi che porta Kemp e la sua compagnia in ogni angolo del mondo ma soprattutto in Spagna e in Italia dove, dal 1978 in poi, torna puntualmente per onorare le sue migliaia di affezionati e fedeli estimatori. Precursore di un genere di danza onirico ispirato alla féerie secentesca di Purcell, ricco di suggestioni, al limite dell’acrobatico e forte di effetti spettacolari ancorché ottenuti in modo semplice attraverso l’uso sapiente della musica e delle luci, Kemp ha forse ispirato il nascente Cirque nouveau ma certamente ha influenzato molte compagnie che soprattutto a partire dalla seconda metà degli anni settanta hanno contribuito a rinnovare i fasti della danza classica e contemporanea (Momix ecc.).

È proprio fra gli anni Settanta e Ottanta che Lindsay Kemp lascia un segno indelebile: dapprima con la sua messa in scena dei concerti Ziggy Stardust dell’ex-membro della sua compagnia David Bowie (che trasforma per sempre il modo di presentare concerti rock), quindi producendo le sue opere più significative e conosciute: il già citato Flowers (nelle versioni del 1968-1969 e del 1974), Sogno di una notte di mezza estate (1980) Salomè (1977), Mr. Punch’s PantomimeSogno di Nijinscky Nijinscky il matto(1983), The Big Parade (1984, omaggio al cinema muto), Alice (1988, con le musiche straordinarie tratte dall’opera omonima di Sergio Rendine e Arturo Annecchini – Ricordi/Rai Radio 3, Audiobox), e Duende.

Nel 1975 crea il balletto The Parades Gone By per il Ballet Rambert, e nel 1977-1978 per la stessa compagnia Cruel Garden, ispirato a Garcia Lorca, riproposto negli anni successivi dall’English National Ballet, il Berlin Deutschoper e il Huston Ballet. Nel cinema, oltre ai film  Celestino CoronadoLindsay Kemp Circus e Sogno di una notte di mezza estate, lavora in più film di Ken Russell e Derek Jarman e, in Italia, in Cartoline italiane di Memè Perlini.

Negli anni ’90 continuano i successi della Linsay Kemp Company: Onnagata (1991), Cenerentola (1994) e Variété (1996), che lancia in Inghilterra il cantante sperimentale Ernesto Tomasini. Innumerevoli i suoi allievi/amici e le sue collaborazioni: una su tutte quella con Kate Bush che lo ospita nel video musicale prodotto per il lancio del suo LP The Red Shoes (1993). Kemp non ha mai smesso la sua attività di pittore allestendo mostre dei suoi dipinti e dei suoi disegni in tutto il mondo, e di insegnante, attraverso incontri, conferenze e stage.

Sempre negli anni novanta realizza Rêves de Lumière e Dreamdances. Nel 1996 crea e interpreta per la compagnia del Teatro Nuovo di Torino il balletto Sogno di Hollywood. Nel 1995 debutta nella regia lirica con una versione de Il barbiere di Siviglia che affascina il pubblico e conquista la critica. Nella stagione 2005/2006 interpreta il ruolo della fata Carabosse ne La bella addormentata del Balletto del Sud. Nel 2006 lo spettacolo Elizabeth, dopo il debutto in Spagna va in Giappone e segna un ritorno a temi a lui cari.


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