BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Nessun essere umano è complementare

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di DonneViola
Complementare: che si aggiunge a qualcuno completandolo, anche se non è necessario SIN integrativo, accessorio. Questo è il significato dell’aggettivo secondo il dizionario. Mai avremmo pensato che si potesse vederlo affiancato a un individuo. Invece è quanto sta succedendo in Tunisia. Infatti un articolo della nuova Costituzione approvato da una commissione dell’Assemblea costituente tunisina recita proprio: “La donna è complementare all’uomo”.Forse oggi più che mai è necessario rileggere e fare propria la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo della quale riportiamo l’articolo 2:

Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.

Non possiamo pensare che dopo tutte le conquiste fatte nel campo dei diritti un paese possa tornare indietro definendo un individuo un accessorio.

“Lo Stato garantisce la tutela dei diritti delle donne e dei beni sulla base del principio di complementarietà con gli uomini all’interno della famiglia e come partner per lo sviluppo dell’uomo e della nazione”.

Certo non lo possono tollerare le donne scese in piazza a migliaia in Tunisia, proprio nel giorno della festa della donna, per protestare contro l’articolo 28 della nuova Costituzione chiedendo insistentemente che venga riapplicato il Codice di statuto Personale del 1956, unico nel mondo arabo, del quale proprio questi giorni ricorre l’anniversario.

“Non toccate i nostri diritti” uno degli slogan che appaiono sui cartelli portati in piazza.

Non toccateli. Noi donne vigileremo. Oggi più che mai. E’ giunto il momento di fare una cordata tra paesi in difesa dei diritti.

Dobbiamo farlo per loro ma anche per noi, che siamo come loro un popolo mediterraneo, perchè un paese non è mai libero se non riconosce una piena parità per le donne.

Noi donne siamo sotto attacco e mentre portiamo avanti una dura battaglia perchè anche qui la parità sia non solo cartacea ma effettiva in tutti i campi, osserviamo con preoccupazione la nascita di una nuova fase di integralismo che ci vuole togliere la libertà di decidere, che ci vuole togliere quanto abbiamo conquistato in questi anni di lotta.

Dobbiamo vigilare su tutte le situazioni. Dobbiamo stringerci a cerchio.

Dobbiamo Fare Rete, aiutare a diffondere le notizie, non permettere che questi atti discriminatori passino sotto silenzio.
Difendendo i diritti delle nostre sorelle difendiamo i nostri diritti.

Non possiamo cedere ora. “Il paese non torna indietro” scandiscono le donne Tunisine. Non permettiamo che lo faccia il mondo.


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