Dopo i migranti. Dopo le Ong. Adesso è la volta dei Rom, per i quali “occorre fare un censimento”. Ma è vietato dalle leggi, italiane e internazionali. Camusso: “uno schifo!”
Di Pino Salerno
Un censimento sui rom in Italia, “una ricognizione per vedere chi, come e quanti” sono. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Matteo Salvini sottolineando che “dopo Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos”. “Facciamo un’anagrafe, una fotografia della situazione”, ha aggiunto Salvini. Gli irregolari saranno espulsi mentre “i rom italiani purtroppo – ha detto il ministro – te li devi tenere a casa”. Una proposta ‘shock’, secondo alcuni commentatori, accusa che Salvini respinge al mittente: “Qualcuno parla di ‘shock’. Perché??? Io penso anche a quei poveri bambini educati al furto e all’illegalità”, twitta nel pomeriggio. Spiegazione che non convince nessuno: “Ieri i rifugiati, oggi i Rom, domani le pistole per tutti. Quanto è faticoso essere cattivo”, scrive l’ex presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, su Twitter. “Le parole sono pietre e il ‘dossier Rom’ di Salvini è agghiacciante, ricorda politiche di stampo nazista”, attacca il senatore dem Edoardo Patriarca. “Forse il leader della Lega asseconda la pancia dei cittadini spaventati, ma a tutto c’è un limite. Dove vuole arrivare nell’aizzare l’odio sociale ed etnico? Si ricordi che è il ministro dell’Interno di un grande paese del G7”, aggiunge. E se per Ettore Rosato il censimento sui Rom è “volgare e demagogico”, secondo il deputato Pd Walter Verini “è una escalation che va fermata. Cominciò così anche ottanta anni fa e sappiamo come andò a finire”.
“Ancora una sparata di Salvini: il censimento dei Rom… Sul piano formale, ricordo a Salvini che i Rom sono cittadini comunitari. Quindi sarebbe come schedare i francesi presenti nel nostro paese. Ma ormai è chiaro che al ministro Salvini la forma e la legge non interessano”, afferma Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali. “Per il resto, il Ministro dell’Interno in carica – prosegue il leader di SI – non ha ancora detto una parola che sia una sul vero disastro di questo Paese: la mafia. Io proporrei il censimento dei razzisti e degli imbecilli in questo Paese – conclude Fratoianni – La tessera numero 1 saprei a chi darla…”.
Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, definisce un “orrore” l’intenzione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini di fare un censimento dei Rom. “E poi …? – scrive su Twitter – proporranno un segno per riconoscerli? La barbarie è sempre iniziata con un ‘censimento’, magari per la loro sicurezza. Che orrore e che schifo!”.
All’annuncio del ministro rispondono anche le associazioni: “Il ministro Salvini dovrebbe studiare, ne avrebbe tanto bisogno. Quello che fu definito un censimento, organizzato dal ministro Maroni tra il 2009 e il 2011, fu in realtà una schedatura su base etnica, vietata in Italia. Per tale ragione ci fu una strigliata da parte dell’Europa”, sottolinea Carlo Stasolla, presidente dell’associazione 21 luglio. Mentre l’Associazione Nazione Rom ricorda come sia già presente un dossier “elaborato dall’Istat nel 2017” e sia stato “prontamente consegnato al ministro Salvini e sulla email del Gabinetto del Ministro dell’Interno”. Peraltro l’Italia ha ricevuto, dalla Commissione Europea, “ingenti finanziamenti per il periodo 2014 2020 al fine di garantire una casa, un lavoro, una scuola e una protezione sanitaria” per rom, sinti e caminanti, e per la popolazione in estrema povertà come i senza fissa dimora”, ricorda l’associazione, che si è recata la scorsa settimana a Bruxelles “per ottenere l’apertura di un’inchiesta da parte della Commissione Europea relativamente all’utilizzo improprio di questi fondi. Adesso è necessario rispettare Accordi e Strategia, pena la sospensione dei finanziamenti europei erogati per un totale di 7 miliardi di euro”. Per questo ANR chiede “un incontro urgente con il ministro Matteo Salvini che veda il coinvolgimento di UNAR punto di contatto nazionale per implementare gli Accordi Ue di Inclusione e la Strategia Nazionale RSC”.