A Federica Angeli il Premio alla memoria di Daphne Caruana Galizia

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È Federica Angeli, giornalista di Repubblica che vive sotto scorta dal 2013 per le minacce ricevute in seguito alle sue inchieste sulla mafia romana, la vincitrice della prima edizione del Premio indetto alla memoria di Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese uccisa in un attentato nell’ottobre 2017, promosso dall’associazione culturale Leali delle Notizie di Ronchi dei Legionari e che gode dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo. Il nome di Angeli è stato scelto a maggioranza, da un comitato scientifico nominato per l’occasione e composto da Cristiano Degano (presidente Odg Fvg), Paolo Borrometi (Agi e presidente Articolo 21), Beppe Giulietti (presidente Fnsi), Rossano Cattivello (direttore Ilfriuli),  Enzo D’Antona (direttore Il Piccolo) Ester Castano (Lapresse) e sarà consegnato a Federica Angeli sabato 9 giugno, nel corso di una cerimonia che si terrà alle 20 in piazzetta Francesco Giuseppe I, nell’ambito della quarta edizione del Festival  del Giornalismo, organizzato dall’associazione ronchese. La cerimonia sarà presentata dalla giornalista Emanuela Bonchino (RaiNews 24) e sarà presente la sorella di Daphne, Corinne Vella.

Il premio è stato ideato e realizzato dall’artista locale, Michele Petruz. “L’uccisione di Daphne Caruana Galizia, giornalista e blogger maltese, ha scosso duramente la società civile internazionale e in particolare gli organi di informazione e i giornalisti di tutto il mondo e chi ha spinti subito – spiega il presidente dell’associazione Leali delle Notizie, Luca Perrino – a interpellare la famiglia per indire il premio, con la volontà di onorare la memoria, il coraggio e il lavoro di Daphne riconoscendo il lavoro e il coraggio di un operatore del mondo dell’informazione che si sia distinto, in Italia come all’estero, con le sue inchieste e le sue ricerche, mettendo a repentaglio la sua vita e spesso anche quella della sua famiglia “solo” cercando di svolgere con onestà il proprio lavoro”. La famiglia di Daphne ha aderito senza esitazioni alla volontà dell’associazione e il premio ha ottenuto anche il riconoscimento dell’Alto Patrocinio da parte del Parlamento Europeo. Alla premiazione seguirà il panel di dibattito e confronto.

“Scrivere la verità è morire di parole” con gli interventi di Vittorio Macioce (Il Giornale), Paolo Borrometi (Agi e presidente Articolo 21), Vito Rocchelli ed Elisa Signori genitori di Andrea Rocchelli(fotoreporter ucciso in Ucraina), Alessandra Ballerini (Avvocato), moderati dal presidente dell’Ordine regionale dei Giornalisti, Cristiano Degano. L’ultima giornata di festival si aprirà, però, già al mattino alle 11, nell’auditorium comunale di Ronchi dove, con la collaborazione di Etra, si terrà il Masterclass su Graphic Journalism: “Trasformazioni tecnologiche e mutazione della critica” con Matteo Stefanelli  “Inside GraphicJournalism” con Claudio Calia. Alle 18.30 in piazzetta panel sulla stampa delle minoranze: “Senza dimenticare le proprie radici: il giornalismo delle minoranze linguistiche”. Interverranno: Jurji Paljk (Direttore Novi Glas), Hatto Schmidt (caporedattore Dolomiten), Ilaria Rocchi (redattore capo Voce del Popolo e Panorama), Bojan Brezigar (ex direttore Primorski e rappresentante Midas-Minority Dailies Association), Aleksander Koren (direttore Primorski Dnevnik)

Introduce e modera: Silvia De Michielis (giornalista de Il Friuli)


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