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Venerdi’ nero in Rtve: continua la mobilitazione nella tv spagnola contro “l’informazione manipolata”

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Vestiti a lutto per i funerali della libertà di stampa. Succede in Spagna dove le lavoratrici e i lavoratori della televisione pubblica hanno scelto questa forma di protesta, contro l’ingerenza della politica nell’informazione . Ogni venerdì , dal 27 aprile, le conduttrici dei telegiornali, gli inviati, i corrispondenti delle sedi estere, ma anche molti lavoratori appartenenti ad altre categorie , indossano abiti neri. El viernes negro, il venerdì nero della RTVE , denunciano i colleghi spagnoli , è la risposta alla manipolazione informativa esercitata dal governo ed elencano una lista di casi di interferenza , di atti di censura imposta dal Partido Polular nei notiziari. Attraverso i social si è ampliato il dibattito e si moltiplicano le denunce relative a fatti specifici , su Twitter #AsìSeManipula , #RTVEdeTodos, Tra i casi di notizie occultate c’è ne è uno , riferiscono i dipendenti , relativo a una manifestazione ad Alicante, indetta dai pensionati durante una visita del premier Mariano Rajoy. La portavoce del Primo Ministro, aveva rivolto loro degli insulti non sapendo di essere ripresa , un passaggio riportato dai media presenti, ma non dalla TVE.
La svolta si pensava potesse arrivare dal rinnovo del Consiglio di Amministrazione di RTVE e dal cambio della Presidenza, come previsto dalla Legge di Riforma del servizio radiotelevisivo pubblico approvata recentemente in Spagna, ma al momento è tutto fermo.
I dipendenti e i sindacati sul piede di guerra , dichiarano che continueranno la protesta indossando abiti neri e chiedono sostegno perché il servizio pubblico sia imparziale e pluralista.
La denuncia dei lavoratori dell’ente radiotelevisivo pubblico, dei sindacati e dei partiti di opposizione, è arrivata a Bruxelles, nelle sedi delle istituzioni europee, dove il Governo spagnolo è stato sollecitato a fornire spiegazioni.
I volti noti del giornalismo , soprattutto femminili, hanno raccolto velocemente un’ ampia risposta tra l’opinione pubblica @MujeresRTVE , tanto da allargare il consenso al mondo dello spettacolo , della cultura. Hanno dato la loro solidarietà, scrittrici come Almudena Grandes e musicisti come Joan Manuel Serrat.
“Non fermeremo la nostra protesta” dicono i lavoratori di RTVE , “finchè non verrà applicata la Riforma, perché il servizio pubblico radiotelevisivo sia di tutti”


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