Oggi Articolo21 è stato oggetto di un attacco senza precedenti. E’ accaduto a Reggio Calabria, durante una manifestazione comune di Fnsi, Cnog, Casagit, inusualmente insieme a Cisal, e a metterlo in atto è stato il condirettore di Famiglia cristiana Luciano Regolo, puntando il dito, evidentemente, contro l’articolo Storia di un racconto scomodo, prima pubblicato, poi rimosso e infine modificato, a firma Graziella Di Mambro, che riportava semplicemente quanto avvenuto a un servizio di Andrea Palladino sui flussi migratori per lo stesso settimanale Famiglia cristiana.
Chiediamo ai presenti all’iniziativa, Raffaele Lorusso, segretario generale Fnsi, Carlo Verna, presidente Cnog, e Daniele Cerrato, presidente Casagit, chi ha replicato e in qual modo all’attacco, oltremodo grave perché mette a rischio il diritto di cronaca verso quanto avviene all’interno delle redazioni, e che, come ogni fatto di rilevanza pubblica, deve essere reso pubblico.
L’attacco è ancora più grave, in quanto a subire i fatti raccontati è stato Palladino che, prima di questo episodio, era collaboratore esterno della testata in questione (quindi in posizione precaria), fatti peraltro confermati da fonti del CdR di testata.
Infine, ricordiamo che Graziella Di Mambro è la responsabile legalità di Articolo 21 e che riscuote la solidarietà e la stima dell’intero ufficio di presidenza, di cui è parte a sua volta. Sottoscriviamo ogni parola di quell’articolo e siamo pronti a far fronte alla eventuale querela dell’editore di Famiglia cristiana o di chiunque altro, come facciamo fronte a qualunque querela temeraria di questo genere, mirata a imbavagliarci. Continueremo ad assicurare #scortamediatica a tutti i giornalisti sotto attacco, che siano minacciati, querelati o censurati.
- presidente, direttore e portavoce di Articolo 21