Esprimo la mia piena solidarietà al magistrato Enrico Zucca, per la sua coraggiosa denuncia degli scandalosi avanzamenti di carriera dei rappresentanti delle forze dell’ordine, responsabili accertati di violenti comportamenti – dichiarati vere e proprie torture dalla Corte di Strasburgo – inflitti a cittadini inermi in occasione dei fatti del G8, nel 2001 a Genova. Il giudice Zocca ha espresso un giudizio informato e argomentato, che trova riscontro in fatti obiettivi, ovvero le immotivate promozioni accordate ai condannati, non appena rientrati nei ranghi della Polizia dopo la sospensione dovuta al periodo di pena.
Le “torture di Genova” restano una macchia indelebile per chi le ha compiute e per coloro che le hanno successivamente coperte con disonorevole corporativismo, in spregio alla Costituzione. Che sul tema è molto chiara: “E’ punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà” (art. 13, 4 comma). Pertanto, chiediamo che il giudice Zucca sia non solo esentato da ogni procedimento disciplinare, ma sia riconosciuto magistrato integerrimo e servitore leale dello Stato di Diritto.
Nel contempo, come cittadini, gli riconosciamo di essersi comportato con disciplina e onore.
E lo sosteniamo per avere con le sue parole onorato la parte sana delle Forze dell’Ordine, con verità e la giustizia.
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