BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

“In memoria di Idy”. Al via una campagna di crowdfunding

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“Pochi giorni fa la comunità senegalese di Firenze e tutti noi che vogliamo restare umani abbiamo nuovamente assistito ad una situazione drammatica che ci scuote profondamente”. Lo scrive Marianna Lentini  nel presentare la campagna di crowdfunding “In memoria di Idy”. 

“Siamo vicinissimi alla famiglia di Idy Diene, ucciso su ponte Vespucci. Idy era cugino di Samb, uno dei due senegalesi trucidati dall’estremista di destra Gianluca Casseri in piazza Dalmazia il 13 dicembre 2011. Dopo la strage Idy si era avvicinato molto alla vedova di Samb, spesso dormiva da lei, la aiutava. Per la donna è quasi come se fosse rimasta vedova per la seconda volta.

Sono passati poco meno di due anni dalla dolorosa vicenda dei due ragazzi nigeriani Emmanuel e Chiniery, il cui sogno di una vita serena fu irrimediabilmente distrutto a Fermo per mano dell’ultras con simpatie di estrema destra, Amedeo Mancini, che non esitò ad ammazzare ferocemente Emmanuel, rendendo Chiniery vedova, una vedova sola in un Paese straniero. In quell’occasione non esitai a lanciare una petizione per chiedere che alla ragazza venisse conferita la cittadinanza italiana. Un gesto dalla grande valenza e potente connotazione simbolica, che avrebbe contribuito, speravo, ad alimentare in maniera costruttiva il complesso dibattito sull’immigrazione.

Ma negli ultimi mesi abbiamo continuato, impotenti, ad assistere ad un preoccupante rigurgito razzista, alimentato da trame populiste, abilmente orchestrate, e ancestrali paure xenofobe”.

Ci stringiamo ai familiari di Idy in Senegal dopo questa nuova tragedia. Una famiglia vittima due volte. Idy rimase profondamente scosso per il duplice omicidio di piazza Dalmazia. Accompagnò il feretro del cugino nell’ultimo viaggio verso il Senegal. Organizzò lui il funerale nella sua terra natale. Ultimamente, raccontano gli amici, Idy era stanco della diffidenza degli altri. Dopo tanti anni di sacrifici, ha cominciato a sentirsi insicuro in Italia.

Raccoglieremo questa cifra per poter aiutare un pochino la famiglia di Idy. Sono in contatto con il fratello di Idy, Aliou Diene, e con i suoi avvocati. Aliou si farà carico di distribuire le donazioni tra tutti i familiari più stretti, tra il Senegal e l’Italia. In particolare si farà carico di compensare chi dipendeva maggiormente dal supporto economico che offriva Idy con il suo lavoro, ovvero i suoi dieci figli in Senegal.

Tutti i dettagli della campagna


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