Si e’ ridotto il danno, almeno sui temi della ricerca e delle attività’ culturali, nel testo varato venerdì’ notte sulla ‘spending review’ dalla commissione bilancio del Senato
. La norma e’ piena di cose negative, tuttavia rispetto al primo articolato deciso dal governo alcuni emendamenti sono passati, emersi anche dal dibattito di Articolo 21. Rimangono autonomi e indipendenti il Centro sperimentale di cinematografia, la Cineteca nazionale e l’Istituto Centrale per i Beni sonori e audiovisivi; possono continuare a ricevere erogazioni pubbliche gli enti culturali, esclusi pure questi ultimi dalle soppressioni previste per il contenimento delle spese. La ricerca per quest’anno e’ salva. Si tratta di piccoli spiragli, da riprendere nella battaglia per la conoscenza e i saperi, purtroppo negletta in questo provvedimento come in tutto l’insieme di una politica che non riesce a superare il berlusconismo come forma culturale. Grazie, invece, alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, che per giorni e giorni sono stati davanti al Senato. E non dimentichiamo che la lotta continua a Cinecitta’.