La prima sera del meeting Welcome Square sui diritti umani è stata aperta ieri con le lettere d’incoraggiamento e apprezzamento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Presidente della Camera Gianfranco Fini, lette da Andrea Canavesio che ha dedicato l’intero festival al lavoro di Falcone e Borsellino e ai ragazzi della loro scorta.
L’inno di Mameli segnato l’inizio del meeting con un video che ripercorreva gli ultimi 40 anni di storia italiana con particolare attenzione alle personalità del mondo della cultura che hanno fatto grande il nostro Paese da Totò a Monicelli, da Gaber a Benigni.
La sigla ufficiale è stata affidata ad un giovane cantautore, Riccardo Argentieri, con “Falsità”, un pezzo dedicato ai temi dell’integrazione e dell’ipocrisia che emergono quotidianamente nella vita di tutti anche attraverso i social network.
Grande emozione ha suscitato Enzo De Camillis con il suo cortometraggio: “ Uno Studente di Nome Alessandro”, un ricordo delle ultime ore di vita di Alessandro Caravillani, ucciso a sangue freddo da Francesca Mambro durante una rapina a Roma.
L’area dibattiti è stata aperta da un approfondimento sull’Art.3 della Costituzione, con Ettore Martinelli responsabile commissione diritti del PD, Franco Grilliniresponsabile diritti IdV, il magistrato Domenico Gallo, il Presidente di Arcigay Paolo Patanè, ed il docente di diritto e responsabile della Rete Lanford Francesco Bilotta. Dalla discussione, moderata da Stefano Corradino, giornalista e direttore di Articolo21, è emersa un’estrema arretratezza del nostro paese per quanto concerne il riconoscimento dei diritti civili, malgrado non vi sia nulla nella nostra costituzione che si opponga all’attuazione degli stessi. Tutto non è perduto secondo gli esponenti politici e i giuristi presenti ma urgono riforme importanti da attuarsi con urgenza per salvaguardare la dignità di ogni cittadino.
La sintesi perfetta di tutti i principi del meeting è stata affidata a Human Right, uno spettacolo composto di letture, danza e immagini scritto e diretto da Andrea Canavesio, con le coreografie di Julien Meillat e Alessio Vincolo. “Un lavoro emozionante, che mi ha obbligato ad un percorso interiore, perché tutti vorremo dimenticare la violenza sulle donne, l’omofobia, la guerra, la malattia mentale, la mafia ed il razzismo. Doverle affrontare per raccontarli è stato doloroso, ma necessario per raggiungere una crescita anche personale.” Ha dichiarato Andrea Canavesio patron del meeting.
Satenig Gugiughian ha letto Stupro di Franca Rame e un brano di Alda Merini.
Oggi si prosegue con il film, in anteprima assoluta, di Roberto Malini La canzone di Rebecca, alle ore 20 con Rebecca Covaciu, Pino Petruzzelli, Anna Solaro, la Banda di piazza Caricamento del maestro Davide Ferrari, le musiche di Vadim Kolpakov (il musicista Rom che da anni lavora con la popstar Madonna) e molti altri artisti, uniti dal sogno di un mondo senza razzismo. Novak Tudor, eseguirà alla fisarmonica Jelem Jelem.
Alle 21 il dibattito “Diritto alla salute e alla dignità del malato”. Condotto da Regina Satariano, con Alessandra Cerioli Presidente della Lila, Roberto Ciabatti, Marcello Zuinisi e Franco Grillini.
Il tema delle malattie che creano pregiudizio sarà portato avanti dal musical RENT in scena la Florence Rock Opera. L’opera di J.Larson tratto dalla Bohème di Puccini che affronta i diversi modi di vivere l’Aids e di reagire alla malattia. Tra gli altri temi, droga, omosessualità e discriminazione razziale. Regia di Fabrizio Checcacci.