Accordo raggiunto fra i conservatori della cancelliera tedesca Angela Merkel e i socialdemocratici di Spd per formare la quarta grande coalizione di governo degli anni Duemila. Nel programma è inserita una clausola per la quale, se andassero al governo, rafforzerebbero la zona euro.
“Vogliamo, in stretta collaborazione con la Francia, rafforzare e riformare in maniera sostenibile la zona euro affinchè la moneta possa resistere meglio alle crisi globali”, dice il progetto di accordo politico. L’accordo di governo prevede anche di limitare l’ingresso di rifugiati nel Paese a circa 200mila all’anno. I negoziatori hanno anche concordato una forte limitazione al ricongiungimento famigliare dei migranti, con un massimo di mille persone al mese che possono beneficiare di questo regime. Si tratta di una misura più vicina alle posizioni conservatrici rispetto a quelle dei socialdemocratici. I leader di Cdu-Csu e Spd hanno anche deciso di attuare nuove condizioni per l’accoglienza dei rifugiati, in particolare non fornendo più sistematicamente aiuti finanziari ma optando, in alcuni casi, per aiuti materiali.
Sulla questione dello stato sociale, i partiti dell’Unione (Cdu-Csu) e Spd hanno raggiunto un accordo per il quale il livello delle pensioni non sarà toccato fino al 2025, mentre saranno aumentati i contributi per la crescita dei figli (Kindergeld), per il dopo-scuola e per l’accesso gratuito agli asili nido. Questo è quanto contenuto nel documento di 28 pagine del gruppo dei sei, formato dai tre leader di partito e dai rispettivi capigruppo.
Intanto, l’euro sale ai massimi da tre anni dopo l’accordo politico raggiunto in Germania per la Grosse-Koalition. La moneta unica ha superato la soglia 1,21 dollari spingendosi fino a un massimo di seduta di 1,2137 dollari.