Si sta concludendo l’ennesimo anno catastrofico per quanto riguarda i morti sul lavoro: ne sono morti a oggi 30 dicembre 2017 ben 631 sui luoghi di lavoro e oltre 1350 con il mezzo di trasporto, compreso l’itinere. Nel 2016 sono stati 641 senza mezzi di trasporto e 1380 sul totale mentre nel 2015 sono stati 650 sui luoghi di lavoro, 1400 compreso itinere e mezzi di trasporto. Se andiamo al 2008, primo anno di apertura dell’Osservatorio, i morti sui luoghi di lavoro furono 636. è desolante vedere che da quell’anno non c’è stato nessun miglioramento. Ma questo è per me stato prevedibile, visto che la politica e chi ci ha governato in questi anni non ha mai mostrato interesse per quanto riguarda la vita dei lavoratori. Purtroppo è un’amara verità ma che occorre denunciare con tutte le forze che si hanno.
Anche quest’anno abbiamo assistito all’incredibile numero di agricoltori schiacciati dal trattore, sono stati 139, e se guardiamo gli ultimi dieci anni oltre 1350, un numero impressionante di vite perse in modo così atroce. Alle Politiche Agricole si sono succeduti diversi Ministri, ma nessuno ha fatto niente di concreto per questa autentica piaga. Si sono visti in tantissime trasmissioni televisive, a inaugurare Fiere e Mostre e a decantare la loro bravura, ma per i lavoratori dei campi mai sentito una parola di impegno e solidarietà per le vite perse. E questo neppure dal Ministro del Lavoro.
Voglio urlare agli italiani che la terra è impregnata di sudore e sangue di chi la lavora. Ma davvero noi italiani ci meritiamo questa classe dirigente, attenta solo alle lobby e ai più abbienti? Io credo di no, spero solo che a marzo ci sia un forte cambiamento e che si affacci finalmente alla ribalta una nuova generazione di politici, che non sia espressione delle lobby partitiche e economiche che hanno controllato il Parlamento in questo ultimo ventennio. Che il prossimo si riempia di lavoratori, eletti da altri lavoratori. Se guardiamo l’attuale Parlamento vediamo che si contano sulle dita di una mano quelli che vengono dal lavoro dipendente seppure è espressione di decine di milioni di addetti. è pieno di professionisti della politica, giornalisti, industriali, avvocati, medici e rappresentanti di lobby. Come si dice qui a Bologna: bona lè.
Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. http://cadutisullavoro.blogspot.it
Negli ultimi tre anni sono morti complessivamente 4080 lavoratori (compreso autotrasporto), di questi ben 1902 sono morti sui luoghi di lavoro. Se andiamo a vedere negli ultimi dieci anni, da quando è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro, ci sono stati oltre 14000 morti complessivi. In questi ultimi tre anni, così si ha una visione più ampia di quello che è successo su questo fronte, sui luoghi di lavoro ne sono morti 622 in agricoltura (32,7% sul totale delle morti sui luoghi di lavoro), di questi ben 404 morti schiacciati dal trattore, ben il 64% in questo comparto e addirittura il 21,1% di tutte le morti sui LUOGHI DI LAVORO
Vi chiedo perdono Aldo, Giacomo, Carlo, Ferruccio, Marcello, Graziano, Maurizio, Massimo, Danilo, Giovanni, Vincenzo, Rocco, Claudio, Nicola, Linda morta a soli 29 anni, e tutti gli altri 392 morti schiacciati dal trattore in questi ultimi 3 anni. Oltre 1350 da quando dieci anni fa ho aperto l’Osservatorio. Vi chiedo perdono da italiano, anche per questa politica che in questi dieci anni non ha mosso un dito per salvare le vostre vite. Per non essere riuscito a sensibilizzare il Parlamento, Il Primo Ministro, quello del Lavoro e delle Politiche Agricole, su questa strage dell’indifferenza. Ce l’ho messa tutta, ma potevo certo fare di più, quando mi sono reso conto di quanti di voi perdevano la vita guidando questo mezzo mortale. Ma da tanto tempo ho compreso che le vostre vite non contavano niente, se non per i vostri familiari, nonostante il vostro umile lavoro è fondamentale per l’economia del nostro Paese. Il tanto decantato agroalimentare italiano che ci fa vedere Valli incantate e Arcadie inesistenti e virtuali, come quelle di trasmissioni televisive che pur se sollecitate più volte, mai si sono interessate della vostra vita e della sensibilizzazione e conoscenza di queste tragedie provocate dal trattore. Mai le televisione pubblica, che utilizzano i soldi dei contribuenti italiani, quali siete stati anche voi, hanno parlato in queste trasmissioni bugiarde e succube del potere che occulta tutto quello che è scomodo, della terra impregnata dal vostro sudore e sangue. Quando scorrevo il database e vedevo dietro ai numeri, uomini e donne di ogni età, con nomi e cognomi morti in modo così orribile schiacciati da questo mezzo, non nascondo che gli occhi mi si sono bagnati. Di molti di voi, poi, non sono riuscito neppure a sapere il nome. Non sempre si riesca a risalire all’identità di queste morti attraverso Internet, unica vera fonte di informazione libera. La Classe Dirigente di questo Paese è stata ingiusta e indifferente verso di voi. Che almeno la terra vi sia lieve. Riposate in Pace, se Dio c’è vi sarà vicino. Noi continueremo con più forza di prima a denunciare le morti sul lavoro che solo con un po’ di buona volontà si potrebbero dimezzare. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Edilizia
Gli ultimi tre anni di morti sul lavoro
Dopo esserci occupati della strage di agricoltori, oggi ci occupiamo di quella degli edili. Gli edili che cadono dall’alto, un’altra strage dimenticata dalla politica, che si occupa di tutto ma non della vita di chi lavora. Sul totale dei morti sui LUOGHI DI LAVORO che sono stati in questi tre anni 1902 (oltre 4080 con i morti sulle strade e in itinere) ben 354 (18,6 sul totale di tutte le morti sui luoghi di lavoro) sono morti nel comparto dell’edilizia, di questi sono caduti dall’alto 164 lavoratori, molti in nero (compresi pensionati) o che svolgevano in regola in altre professioni. Una strage anche quella della caduta dall’alto in edilizia, oltre il 46% di tutti i morti sui luoghi di lavoro in questo comparto e ben l’8,6% di tutti i morti sui luoghi di lavoro sono edili caduti dall’alto.
In tanti in questa categoria lavorano in nero, non dotati di un’attrezzatura adeguata, a volte pensionati che arrotondano la pensione o stranieri che a volte non conoscono neppure una parola di italiano e lavorano in nero. Anche qui basterebbe poco per far diminuire in modo significativo questa strage. Se solo ci fosse la volontà di farlo. Ma le normative sulla Sicurezza dei lavoratori è stata diminuita dai vari governi che si sono avvicendati nel Paese, NESSUNO ESCLUSO. La legge Fornero ha incrementato la strage di questi lavoratori, costretti a svolgere lavori pericolosi in tarda età. C’è un numero impressionante di morti in questo comparto, come in agricoltura: dei 350 morti in edilizia ben 60, il 16% sul totale, ha oltre 60 anni. Davvero folle far svolgere lavori pericolosi a tarda età. Ma ormai noi cittadini volontari, che il “potere” considera un corpo estraneo, se non pericoloso, non ci meravigliamo più di niente. Siamo considerati pericolosi sovversivi, solo perché chiediamo di RISPETTARE chi lavora in tutti i suoi aspetti. E la vita dei lavoratori è prioritaria.
Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro