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La regina di ghiaccio riscalda il Brancaccio

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Confucio dice: mangiate la metà, camminate il doppio, ridete il triplo e amate senza limiti. E’ così che si chiude La regina di ghiaccio, con Lorella Cuccarini per la regia di Maurizio Colombi (che aveva già portato in scena Rapunzel), ritornato, per la seconda stagione a riaccendere il palco del Teatro Brancaccio di Roma.

Un musical scenografico, spettacolare, magico. 20 attori-ballerini invadono la scena in una Pechino governata da un anziano imperatore la cui figlia, Turandot, vittima di un maleficio, fa “perder la testa” ai suoi pretendenti. Gli aspiranti devono infatti superare tre difficili indovinelli per poter chieder la sua mano. Anche un solo errore gli costerà la testa (letteralmente). 12 di loro sono già caduti, quando nella città arriva il valoroso principe Calaf, interpretato da Pietro Pignatelli, che cambierà le sorti della narrazione riuscendo con il suo amore a scaldare il gelido cuore di Turandot, rompendo così il maleficio.

Una favola, una bella favola, raccontata con sapienza, scenografie mobili, effetti spettacolari – come la neve finta, particolarmente apprezzata dal pubblico più giovane. Grande cura dei dettagli e dei costumi. Quasi due ore e mezzo di spettacolo, una full immersion tra musiche, luci e colori. Un solo messaggio, forse un po’ scontato, un po’ retorico, ma in fondo reale. Un gelido cuore può essere scaldato solo da un amore puro, sincero.

Un racconto fantastico, una rielaborazione a lieto fine della Turandot di Puccini “l’opera maledetta” (e incompiuta, per via della prematura morte del “maestro”) impreziosita da streghe, principi, l’uomo del sole e la bambina della luna.

Dal 22 dicembre al 7 gennaio. Non perdete questo treno. Un viaggio fantastico, strepitoso per grandi e piccini.


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