Svolta nell’inchiesta sull’omici Di Daphne Caruana Galizia. Già dalle prime ore della giornata sono stati effettuati otto arresti a Malta di presunti mandanti ed esecutori dell’attentato in cui ha perso la vita la giornalista e blogger maltese lo scorso 16 ottobre, Ad annunciarlo il procuratore capo di La Valletta. Altre due persone sono state arrestate nel primo pomeriggio portando il numero dei sospettati fermati a dieci. Anche il primo ministro Joseph Muscat in un tweet ha voluto dare la notizia precisando che “le autorità hanno tutte le aree di interesse sotto controllo da stamattina presto e le ricerche sono in corso”.
Il premier nella mattinata aveva già tenuto una conferenza nella quale aveva comunicato l’arresto dei sospettati, tutti cittadini maltesi e alcuni di loro già noti alla polizia”.
Muscat non ha voluto aggiungere altri dettagli ma ha voluto assicurare di avere “una chiara idea di cosa hanno fatto e di chi sono” ma si non poter fornire ulteriori informazioni in questo momento. Durante la conferenza stampa aveva tuttavia anticipato che “gli investigatori ritengono che i sospettati siano le persone che hanno compiuto l’omicidio con l’autobomba” e che “la polizia li ha seguiti per diverso tempo prima del raid di lunedi’ mattina”. Nell’indagine hanno collaborato Fbi, Europol e investigatori finlandesi.
“La polizia maltese, tuttavia, ha avuto ruolo chiave nell’operazione” ha sottolineato il primo ministro di La Valletta, ringraziando “tutti coloro che hanno preso parte nell’operazione”. Il blitz è avvenuto questa mattina alle 8: un’area della zona portuale di Marsa e’ stata delimitata da forze speciali e polizia. Sono intervenuti elicotteri, cani da fiuto e una motovedetta. Alle persone che lavoravano nella zona è stato detto di rimanere in casa. Caruana Galizia è stata uccisa il 16 ottobre scorso nei pressi della sua residenza di Bidnija, vicino Mosta. L’auto sulla quale viaggiava è stata fatta saltare in aria.