“Il problema va oltre il singolo episodio e ha bisogno di una continuità di attenzione, di impegno, di corresponsabilità da parte di tutti, di condivisione, di una società civile responsabile che deve collaborare con le istituzioni oneste e trasparenti per il bene comune”. Don Luigi Ciotti, il prete di strada noto per le battaglie contro le mafie e presidente di Libera, commenta così l’aggressione di Ostia ad una troupe della Rai a margine di un incontro al Politecnico di Torino. “La situazione molto complessa e difficile di quel territorio già si conosceva – ricorda don Ciotti – con minacce e aggressioni a giornalisti, a rappresenti di Libera, a chi è impegnato in modo chiaro e pulito”. “Tanti giornalisti sono sotto attacco – aggiunge il sacerdote – perché cercatori di verità, perché fanno inchieste serie, chiamano per nome le responsabilità e denunciano le irresponsabilità di tanti. E’ un bene che Libera e la Fnsi abbiano promosso l’iniziativa del 16 novembre come momento di riflessione, per smuovere le coscienze e dire ancora una volta che non si può essere cittadini a intermittenza”.