Di Marino Marini
È definitivo il risultato del voto nel Decimo Municipio di Roma, dove andranno al ballottaggio le candidate del Movimento 5 Stelle, Giuliana Di Pillo e della coalizione del centrodestra, Monica Picca. Fuori dai giochi, ma questo lo avevamo anticipato anche nella notte, il candidato di ‘bandiera’ Athos De Luca, che resiste sopra la soglia del 10%, senza evitare però una clamorosa emorragia di voti a quel partito, che ora dovrà fare i conti, oltre con quello accaduto in Sicilia, anche con quanto si è registrato ad Ostia. Ma andiamo ai numeri di questa consultazione, che si replicherà il 19 novembre con il ballottaggio: con il 100% delle sezioni scrutinate, dato che è stato fissato solo dopo ben nove ore dalla chiusura dei seggi, la candidata pentastellata Giuliana Di Pillo risulta la più votata con il 30,21% delle preferenze, su questo numero va detto, che al pari al Pd anche il M5S registra una clamorosa flessione. La Di Pillo, anche se andrà al ballottaggio come prima della classe, perde con il suo movimento, rispetto all’ultimo turno elettorale che consegnò il Campidoglio al M5S ed alla sindaca Raggi molti punti, visto che in quell’occasione Ostia si espresse con un plebiscito (70%) per quel Movimento e per la candidata Raggi.
In linea con le previsioni il risultato della coalizione delle destre, che è la seconda forza nel panorama politico del Litorale romano e che porta al ballottaggioMonica Picca, esponente di Fratelli d’Italia che correva per una coalizione con Lega e Forza Italia, che ha ottenuto il 26,68% dei voti. Merita una piccola riflessione il risultato ottenuto dal Pd con il cadidato di ‘bandiera’ Athos De Luca. Questo partito, va detto, esprimeva il mini sindaco di questo Municipio, che finì agli arresti, poi Mafia Capitale ed il conseguente crollo di credibilità. Il risultato ottenuto da De Luca (13,61%), pochi punti sopra al traguardo storico raggiunto da Casa Pound (9,08%) la dice lunga sullo stato di salute della ‘linea Renzi’. La scelta caduta su De Luca, anticipava, forse, il drammatico risultato. Al quarto posto, i neofascisti di CasaPound, che incassano uno storico risultato, con il quale ora potranno ‘mercanteggiare’ con il resto della destra. Poi tutti gli altri e tra questi c’è da registrare come più che ottimo il risultato del candidato di Mdp e Sinistra Italiana, il sacerdote Franco De Donno, che riesce a sfiorare il 9%, portando a casa l’8,61%. Dietro di lui il civico, Andrea Bozzi, che vorrebbe Ostia città autonoma da Roma che tocca il 5,54% di consensi, poi l’ex consigliere municipale di Sel, Eugenio Bellomo, in rotta con il resto della sinistra e fermo al 3,61% e poco sopra il 3% il candidato del popolo della famiglia Giovanni Fiori e l’altro civico, l’avvocato Marco Lombardi.
Ora ci saranno meno di due settimane per cercare di convincere quei cittadini che ad Ostia non sono andati al voto, e che sono poi la maggioranza. Il dato finale della partecipazione alla Consultazione è stato pari al 36,1% degli elettori aventi diritto, proprio su quelli, sia il M5S che le destre dovranno puntare. Va detto, infatti che il M5S potrebbe aver toccato il massimo di consensi e stessa cosa vale per le destre, che per riuscire a conquistare l’affaccio al mare di Roma, dovranno per forza di cose venire a patti con i neofascisti di Casa Pound.
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