Un ostaggio italiano e due spagnoli sono stati liberati nel nord del Mali oggi dal gruppo islamico Mujwa legato ad al Qaida, secondo quanto riferito da un portavoce di Ansar Dine, un altro gruppo islamico presente nella zona. La stessa fonte non ha tuttavia fatto il nome della cooperante italiana Rossella Urru sequestrata lo scorso ottobre in Algeria, né dei due ostaggi spagnoli liberati. “Ci è stato riferito che tre ostaggi sono stati liberati nella regione di Gao”, ha detto alla Reuters il portavoce Sanda Ould Boumama.
Interpellata sulle voci di liberazione della cooperante italiana Rossella Urru, la Farnesina fa sapere che sta verificando la notizia attraverso tutti i canali disponibili. Il ministro degli esteri Giulio Terzi segue la questione personalmente e attraverso l’Unita’ di crisi. L’italiana e’ stata sequestrata ad ottobre in Algeria.
La notizia della possibile liberazione della Urru è stata diffusa stamane dal sito de “Il Foglio”. Secondo le fonti del quotidiano, la cooperante, sequestrata in ottobre, sarebbe stata liberata dai miliziani del Mujao (il Movimento per l’unità e il jihad in Africa occidentale) nei pressi di Timbuctù e si troverebbe ora nelle mani dei mediatori.
La possibile liberazione di Rossella Urru arriva a Samugheo, dove abitano i genitori, con le telefonate dei giornalisti che chiedono conferma. Lo zio della ragazza, Mario Sulis, portavoce del Comitato per la liberazione di Rossella, non ne sapeva nulla.
“Speriamo che stavolta sia vero”, commenta spiegando di aver parlato ieri con i genitori di Rossella e di averli trovati ottimisti su un possibile esito positivo del rapimento in tempi brevi. Non ha notizie dirette neanche il sindaco del paese, Antonello Demelas, sempre in prima linea nelle iniziative per tenere alta l’attenzione sulla sorte della giovane cooperante e sempre in stretto contatto con i genitori della ragazza. Entrambi lavorano in Comune e che in questo momento sono davanti al telefono in attesa di notizie dalla Farnesina. ( fonte Ansa)