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Siria, il “lamento” della poetessa bambina conquista la giuria britannica

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“Le colombe siriane cantano sopra la mia testa, il loro richiamo piange nei miei occhi”. Inizia così “Lament for Syria”, la poesia in inglese e arabo con cui la giovane siriana Amineh Abou Kerech ha vinto, la settimana scorsa, il premio Betjeman per ragazzi

 

ROMA – “Le colombe siriane cantano sopra la mia testa, il loro richiamo piange nei miei occhi”. Inizia cosi’ ‘Lament for Syria‘, la poesia in inglese e arabo con cui la giovane siriana Amineh Abou Kerech ha vinto, la settimana scorsa, il premio Betjeman per ragazzi tra i 10 e i 13 anni, promosso da un’organizzazione del Regno Unito.

“Prendo le parole ovunque, dalle canzoni e dai film, da cio’ che vedo sul computer o in tv, e le metto insieme” ha detto la ragazza poco dopo aver ricevuto il riconoscimento, secondo quanto riporta il quotidiano britannico ‘Guardian’. Il giornale ha ricostruito la storia della giovane artista, proveniente da Darayya, una periferia di Damasco nota come il centro delle proteste contro il regime di Assad. Insieme alla sua famiglia, Amineh ha dovuto lasciare la sua citta’ nel 2012, a soli otto anni, per sfuggire al conflitto civile. Dopo un altro anno trascorso nel Paese in condizioni descritte come molto difficili, Amineh e la sua famiglia si sono spostati in Egitto, dove hanno vissuto per quattro anni.

Qui, la teenager ha iniziato a scrivere poesie. In seguito, a giugno di quest’anno, lei e i suoi familiari hanno raggiunto Oxford, nel Regno Unito, dove risiedono attualmente. Nella citta’ inglese Amineh ha iniziato a frequentare il laboratorio di scrittura creativa del poeta iracheno Adnan Al-Sayegh, insieme alla sorella maggiore Ftoun. È stata quest’ultima, insieme a un insegnante, ad aiutare Amineh nella traduzione dall’arabo di ‘Lament for Syria’. (DIRE)

 

Da redattoresociale


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