Riceviamo e di seguito pubblichimao la lettera aperta a Sergio Zavioli e a tutti i membri della Commissione parlamentare di vigilanza sui Servizi Radiotelevisivi, sottoscritta da Daniela Brancati, Lorella Zanardo, Sergio Bellucci, Biagio Vanacore e Roberta Gisotti
Al Presidente della Commissione Parlamentare per l’Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi
E pc ai componenti della Commissione stessa
Egregio Presidente,
siamo fra coloro che hanno presentato il curriculum candidandosi al consiglio di amministrazione della Rai.
Poiché Lei è persona credibile, abbiamo risposto alla Sua apertura a un metodo nuovo (solo per l’Italia) – quello delle autocandidature – offrendo alla commissione da Lei presieduta la nostra storia personale e professionale.
Tutto finto, a quanto pare. Nessuno ha indicato i criteri di selezione, il profilo professionale richiesto, la mission che si affida al Cda.
Nessuno ha selezionato i cv coerenti, e tantomeno concluso la scelta dando a un numero ristretto di candidati la possibilità di farsi conoscere dai commissari. Nessuna sana competizione fra curricula di valore e competenze. Nessuna spiegazione sul perché si sono preferiti alcuni rispetto ad altri, e d’altra parte, guardando alcuni curricula, sarebbe difficile darne spiegazioni pubbliche. Ancora una volta partiti e istituzioni si sono beffati di cittadini, di professionisti, di persone della società civile che in buona fede (per l’ultima volta?) hanno pensato che l’Italia possa davvero cambiare e diventare un paese più civile, più normale, non lottizzato.
Siamo estremamente delusi, anche dal fatto che nessuno abbia sentito il dovere né di ringraziarci né di scusarsi con noi.
A parziale e tardivo risarcimento abbiamo una richiesta: vorremmo che i nostri curricula andassero al rogo con una sobria cerimonia a piazza Campo dei Fiori a Roma, accanto alla statua di Giordano Bruno, simbolo del libero pensiero.
Certi che vorrà esaudirla, La ringraziamo per l’attenzione.
Daniela Brancati, Sergio Bellucci, Roberta Gisotti, Biagio Vanacore, Lorella Zanardo