Per questa ragione, se alle parole del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, non seguiranno i fatti, promuovere una grande mobilitazione di piazza sarà doveroso e inevitabile. Dal governo, ci saremmo aspettati un’accelerazione sui temi del lavoro, della lotta al precariato, del contrasto alle querele temerarie, temi sui quali, almeno a parole, era stata manifestata grande disponibilità. Il fatto che alle parole sia seguita soltanto una proposta per introdurre un’ulteriore forma di bavaglio alla stampa, la dice lunga sulla volontà del governo di affrontare i nudi cruciali per l’informazione in questo Paese.
Intercettazioni. Se le modifiche di Orlando non saranno sostanziali una mobilitazione di piazza sarà inevitabile
Per questa ragione, se alle parole del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, non seguiranno i fatti, promuovere una grande mobilitazione di piazza sarà doveroso e inevitabile. Dal governo, ci saremmo aspettati un’accelerazione sui temi del lavoro, della lotta al precariato, del contrasto alle querele temerarie, temi sui quali, almeno a parole, era stata manifestata grande disponibilità. Il fatto che alle parole sia seguita soltanto una proposta per introdurre un’ulteriore forma di bavaglio alla stampa, la dice lunga sulla volontà del governo di affrontare i nudi cruciali per l’informazione in questo Paese.