L’hanno aspettata fuori dalla sua abitazione, a Bangalore, e l’hanno uccisa la sera del 5 settembre. Tre pallottole esplose da distanza ravvicinata. Hanno mirato al petto. Gauri Lankesh non aveva paura di dire la verità sugli abusi di potere e sulla violenza degli estremisti indù dello stato di Karnataka. Aveva 55 anni e dirigeva un settimanale in lingua kannada che portava il suo nome, “Gauri Kankesh Patrike”. Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti, dal 1992 in India sono stati uccisi 27 giornalisti. Le condanne nei confronti dei responsabili sono state pari a zero.