Le mani sul fiume: il webdoc ha forma e sostanza. Il diario della inchiesta finalista

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Questo mese non ho preso in mano la telecamera, non ho tirato fuori il taccuino degli appunti e non ho fissato interviste. Questo è stato un mese di assemblaggi e di accostamenti. E’ stato il mese in cui questo webdoc ha preso forma, in cui questa casa virtuale ha costruito le sue fondamenta e ha cambiato mille volte la posizione dei mobili.

E’ stato il mese in cui, più di tutti, ho avuto bisogno di qualcuno che mi consigliasse, che mi sostenesse, che mi scuotesse ai primi segni di cedimento. Perché se un’inchiesta dietro le quinte è sempre un lavoro di squadra, un’inchiesta “virtuale” diventa ancor di più un lavoro collettivo, un incastro di idee e professionalità. E mai più di adesso, da quando questa avventura è cominciata, ho sentito che in prima linea ero sola. Ma, dietro, la mia “squadra” c’era.

La grafica e il programmatore. Le travi di questo webdoc sono tutte opera loro e sono fatte di linee, di proporzioni, di codici html. Giugno è stato il mese in cui “Le mani sul Fiume” è andato in rete e il mese in cui loro due sono convolati a nozze, in cui i preparativi si sono uniti al passaggio di file e foto, barcamenandosi tra prove video e d’abito da sposa.

L’illustratrice, il pappagallo e il corvo. “Spiegare cose difficili in maniera semplice”: è il mantra che ci siamo ripetuti con Irene e i ragazzi di “Parrot & Crow”. Se un’inchiesta è fatta di numeri, dati, ricostruzioni giudiziarie, serve qualcuno che li renda fruibili e comprensibili. Se no tutto il lavoro è vano. Ci abbiamo provato disegnandoli, animandoli, “visualizzandoli”, per cercare di mettere un po’ d’ordine nel caos di tutte queste informazioni.

Il regista delle timeline. Braccio destro nella regia dei video, consulente tuttofare e mago dei trucchi del montaggio. Simone ha avuto la sfortuna di fidanzarsi con una finalista del Premio Morrione e di dover sacrificare notti e weekend a una missione che è diventata un po’ anche la sua. “Chiudiamo Premiere e andiamo fuori a cena?”

Giugno. Il mese prima dello scatto finale: il mese dei dubbi, della stanchezza e della determinazione. Un mese passato gomito a gomito con dei professionisti, amici di sempre, che mi hanno insegnato che un’inchiesta è sostanza e forma: questo incastro di idee, che finalmente diventano una cosa sola.

*Giulia Paltrinieri è finalista della sesta edizione del Premio Morrione con il progetto di webdoc d’inchiesta “Le mani sul fiume”

Da premiomorrone


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