Alla Dirigente Scolastica, Maria Giovanna Granata.
Le scrivo per manifestare tutta la mia solidarietà per il danneggiamento della busto del giudice Giovanni Falcone, avvenuto nell’ambito della vostra scuola. Quelle martellate le abbiamo subite tutti noi cittadini. Che seguiamo da anni l’impegno di istituti di frontiera come il vostro, per contendere alla mafia i giovani.
Sarebbe importante che quel busto fosse ricomposto e rimesso al suo posto – benché scheggiato e ferito – per l’anniversario dell’uccisione di Borsellino. Se ci sono costi da affrontare, m’impegno a lanciare una colletta per contribuire concretamente all’iniziativa. Dopo questa anastilosi – con una sua riconsacrazione civile al cospetto di studenti e associazioni – il busto martoriato diverrebbe il simbolo della fragilità e della forza dell’onestà. Ma anche l’impegno a vigilare sulla statua di Falcone, affinché non sia più esposta alla violenza, per solitudine e disinteresse civile. Come avvenne per i giudice in vita.
Professoressa Granata sappia che anche in questo momento di sconforto, non siete soli.
Continuate così. Siete la speranza della società civile.
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