Ad Alessandro Ferro, Sindaco di Chioggia (email: sindaco@chioggia.org)
Il “bagno fascista” di Punta Canna (Chioggia) non può passare come l’innocua fissa di un anziano nostalgico, che abbina richieste ai sui clienti di comportamenti decorosi, con foto di Mussolini. Il neofascismo non è mai innocuo, perché è il simbolo del più tragico periodo italiano, caratterizzato dalla sopraffazione delle minoranze e del conformismo violento. E rievoca sofferenze e uccisioni ancora vive nella nostra memoria e nelle lapidi delle nostre città.
Per questo, Sindaco Ferro, la vicenda di Punta Canna è inaccettabile. Perché offende la Democrazia e – soprattutto – la memoria di quanti hanno patito torture e donato la loro vita per ritrovare la libertà. Pertanto, le chiedo di provvedere a ripristinare – senza esitazioni – la legalità e la dignità costituzionale nel territorio che lei amministra con una giunta del Movimento 5 Stelle.
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