In questi mesi abbiamo dialogato molto con noi stesse, le noi del passato e quelle del futuro. E’ stato utile vederci da fuori, astrarci da quello che stavamo facendo per non farci spaventare dall’enorme responsabilità che siamo onorate di aver ricevuto.
Ancora oggi stentiamo a credere a quanto abbiamo fatto fino ad ora, seppure non sembri, e non sia, mai abbastanza. Ora però, ad un mese dalla scadenza, è arrivato il momento di confrontarsi con il presente, con ciò che abbiamo noi, ora, qui.
Cosa abbiamo, dunque? Bella domanda. A volte sembra molto, a volte sembra nulla. Sicuramente abbiamo liste. Una serie infinita di liste in continuo aggiornamento. C’è la lista delle cose che abbiamo fatto per la prima volta: partecipare ad una conferenza stampa, intervistare un magistrato, girare con la microcamera. C’è quella delle che cose che (speriamo) di aver fatto per l’ultima volta: dimenticare le schede SD il giorno di un appuntamento, perdere file importanti, farsi fregare dall’apparente gentilezza di qualcuno. Poi c’è la lista delle liste, quella dei propositi: essere più organizzate, leggere le liste delle cose da fare, fare le cose sulle liste delle cose da fare.
C’è chi dice che non è finita fino a quando non è finita, e noi ci crediamo davvero. Questo ultimo mese sarà il più intenso. Dovremmo fare il lavoro più delicato: trovare il modo giusto per raccontare la storia che in questi mesi ci ha tenute impegnate di giorno e, spesso, sveglie la notte. Dobbiamo affrontare gli errori che abbiamo fatto in questi mesi per potervi rimediare, capire ciò che abbiamo fatto bene in modo valorizzarlo.
E’ l’ultimo miglio e siamo pronte a fare lo scatto che ci porterà al traguardo, esauste ma felici.
3, 2, 1. Partenza, via.
*Alessia Melchiorre e Antonella Serrecchia sono finaliste della sesta edizione del Premio Morrione con i progetto di video inchiesta “I canali”