“Uno così. Giovanni Brusca si racconta”, è il titolo del libro di don Marcello Cozzi che guarda fin dentro il singolo dettaglio la strage di Capaci. La presentazione si terrà a Roma il 15 aprile alle ore 18, nella sede dell’Istituto Luigi Sturzo, con la partecipazione dell’onorevole Roberto Speranza, del condirettore dell’AGI Paolo Borrometi, in un dialogo con l’autore sul libro edito dalla San Paolo: un percorso scomodo, nel buio del racconto di Brusca, una vita spesa nella mafia, macchiandosi di crimini efferati che hanno segnato la storia d’Italia. Ad Introdurre e moderare l’incontro sarà la giornalista del TG1 Isabella Romano. “Come Giovane Europa siamo onorati di poter presentare il libro di don Marcello Cozzi, sacerdote impegnato da molti anni nel mondo del disagio sociale, che si è confrontato continuamente con tragedie e ingiustizie, così come ha accompagnato tanti faticosi percorsi di riconciliazione”, dicono gli organizzatori.
«Sono stato ritualmente affiliato all’età di 19 anni, credo di essere stato uno dei più giovani nella storia di Cosa Nostra…». Giovanni Brusca è l’uomo che il 23 maggio 1992 premette il telecomando che fece saltare in aria il giudice Falcone, la moglie e gli uomini della scorta. Ma prima di quella data, per anni aveva ucciso, imprigionato, minacciato, da vero uomo di mafia. La sua è stata una lunga “carriera” e prima di tutto una “esistenza” nell’inferno della violenza come sistema di potere. Senza chiedere troppo facilmente di dimenticare le sue terribili responsabilità, Giovanni Brusca dialoga con don Cozzi e racconta il suo percorso. In questo dialogo con un sacerdote abituato a confrontarsi con tragedie e ingiustizie e con faticosi percorsi di riconciliazione, si espone al giudizio del lettore, ma soprattutto si mette nelle mani di un mistero di misericordia più grande di lui.