80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

Settimo, ma non ultimo

0 0

«Un’occasione democratica di partecipazione» è stato il titolo scelto (a ottant’anni dalla Liberazione 1945-2025) dal Circolo Articolo 21 Piemonte per promuovere a Settimo Torinese (To) un incontro per parlare dei referendum che si terranno domenica 8 e lunedì 9 giugno e per lanciare il neonato presidio di Articolo 21 di Settimo, presidio coordinato da Matteo Cantamessa. Un incontro in collaborazione con la Cgil di Settimo.

Dopo il saluto d‘apertura di Alfonsina D’Onofrio, responsabile della Camera del Lavoro della Città di Settimo Torinese, di Elena Piastra, Sindaca di Settimo Torinese e di Ottavia Piccolo (attrice), sono intervenuti Matteo Cantamessa (coordinatore cittadino dell’Associazione per la libertà d’informazione), il presidente del Circolo Articolo 21 Piemonte Davide Mattiello, la segretaria confederale delle Cgil di Torino, Elena Ferro, il presidente dell’Anpi Torino, Nino Boeti, l’attrice Elena Ruzza (che recentemente ha portato in scena uno spettacolo dedicato alla Strategia della tensione). In collegamento online Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale di Articolo 21.

«Garantire, comunque la si pensi, in una fase di forte astensionismo di conoscere i quesiti referendari e promuovere la possibilità di esercitare il proprio diritto di voto – ha detto Gian Mario Gillio, giornalista e portavoce del Circolo Articolo 21 aprendo e moderando l’incontro – è certamente il miglior modo per onorare la nostra democrazia e la nostra Costituzione» dando la parola al coordinatore nazionale di Articolo 21: «Mi fa piacere salutare chi ha a cuore la Costituzione e celebra la memoria del 25 Aprile. L’invito a tutti – ha ricordato ieri Giuseppe Giulietti – è quello di far proprio l’articolo 21 della Carta Costituzionale. La nostra, è un’associazione che ha a cuore la Costituzione. Oggi, in discussione c’è il pensiero critico. Un vergognoso decreto sicurezza colpisce indiscriminatamente, non solo i giornalisti, ma anche i giovani studenti, i ricercatori delle Università, insomma, tutti coloro che desiderano esprimere un pensiero diverso da quello dominante. A questo servono e serviranno i presidi di Articolo 21, tra cui l’ultimo in ordine di nascita che è il vostro, quello di Settimo Torinese, necessario per tenere in vita la fiammella del pensiero».

Articolo 21, liberi di… è un‘associazione nata il 27 febbraio 2002 e riunisce esponenti del mondo della comunicazione, della cultura e dello spettacolo; giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana).

«Dovremmo riuscire a convincere coloro che abbiamo più vicino a noi, i parenti, gli amici, i conoscenti, i colleghi, insomma, tutti coloro che incontriamo per le strade – ha ricordato nel suo saluto d’apertura l’attrice Ottavia Piccolo, collegata online all’incontro – che i referendum non sono una cosa lontana, ma che ci riguarda. Che non sono una cosa fuori dalla nostra portata, sono invece qualcosa che possiamo e dobbiamo utilizzare. E direi, sono una voce che possiamo far sentire. Per molto tempo i referendum sono stati visti come qualcosa che ci arrivava dall’alto e di difficile comprensione. Questi quesiti, invece – ha proseguito Piccolo –, sono di facile comprensione, chiari, come chiara è la scelta da apporre. Qualunque questa sia. Il mio invito per far sì che si possa esercitare il diritto dovere di voto, è quello di fare “proselitismo” perché farlo è nel nostro interesse, comunque la si pensi; insomma, per dire che ci siamo che ancora contiamo. La rappresentanza è sempre più inibita e abbiamo un compito, quello di aiutare chi ci rappresenta a essere presente con maggior consapevolezza nelle nostre vite».

«Sono state centinaia le campagne promosse dall’associazione a partire dal 2002, attraverso il suo sito internet www.articolo21.org – ha ricorda il coordinatore del presidio cittadino Matteo Cantamessa –. Oggi, mentre ci troviamo qui a parlare di partecipazione democratica, non possiamo non ricordare chi ha pagato con la vita la scelta di raccontare i fatti. Penso ad Anna Politkovskaja, assassinata per aver raccontato la guerra in Cecenia e le violenze del potere russo. A Daphne Caruana Galizia, uccisa a Malta per le sue inchieste sulla corruzione. E anche a chi, in Italia, ha subito minacce e intimidazioni: penso a Giulio Regeni, che non era un giornalista ma stava cercando verità in un contesto dove la verità fa paura. Eppure, ogni volta che qualcuno prova a far tacere una voce, da qualche parte nel mondo se ne accende un’altra. Ecco, oggi anche noi accendiamo una piccola luce a Settimo Torinese. Per ricordare che la libertà non è mai scontata. Che l’informazione è un bene comune, non un privilegio. Che il diritto di sapere è il primo passo per poter scegliere. Questo presidio – ha concluso Cantamessa – vuol essere un punto di riferimento per il nostro territorio: per chi lavora nell’informazione, per chi la studia, ma anche e soprattutto per chi la vive e la subisce. Vogliamo parlare con le scuole, con le associazioni, con i cittadini. Vogliamo essere presenti quando c’è bisogno di prendere posizione, e creativi quando c’è da costruire consapevolezza. Il nostro impegno inizia oggi, insieme ad alcune persone che hanno dato la loro disponibilità per parlare dei prossimi referendum».

«Che questo sia il presidio di tutti i cittadini, un presidio che già prima della sua ufficializzazione – ha ricordato il presidente del Circolo Articolo 21Piemonte, Davide Mattiello – un presidio che ha già dato prova di grande vitalità al servizio della comunità e con al centro sempre la Costituzione, che è il faro, il punto di partenza per qualsiasi attività e il punto di aggregazione per la collettività. I referendum sono prima di tutto una irrinunciabile occasione di partecipazione democratica, in una fase storica nella quale le destre in Italia e nel mondo sono impegnate a sabotare la democrazia libera, pluralista, parlamentare, è importante non sprecarla. Facciamo vincere il quorum! Facciamo vincere la democrazia!».

Toccanti e determinanti tutti gli interventi, quello di Elena Ferro che ha spiegato con dovizia, grinta e passione civile i quesiti referendari e il motivo per cui questi siano stati scelti, poi l’intervento di Nino Boeti, presidente dell’Anpi Torino, che ha regalato al folto pubblico presente in sala una bellissima lezione (magistrale e esperienziale) di storia, diritti, etica, politica e democrazia e infine quello di Elena Ruzza (attrice), che ha ricordato il dovere della memoria nella politica, nell’arte, come impegno civile.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.