Nell’ambito di un procedimento aperto a seguito di querela per diffamazione a mezzo stampa è stata perquisita la redazione di Basilicata24. Era necessario? La procedura risulta perlomeno originale. L’Associazione Articolo 21 esprime piena solidarietà alla testata giornalistica Basilicata24 la cui redazione, nelle scorse ore, è stata perquisita in seguito ad un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Potenza nei confronti del direttore Finizio, in riferimento a una querela per diffamazione da parte dell’Amministratore unico di Acquedotto Lucano. La perquisizione, svolta con correttezza alla presenza dello stesso Finizio e della giornalista Giusi Cavallo, ha avuto esito negativo.
L’articolo oggetto della querela, come spiegano i giornalisti di Basilicata24, risale al 27 giugno 2024, e già lo scorso gennaio Finizio era stato ascoltato dai carabinieri per lo stesso presunto reato. Ora, a distanza di mesi, assistiamo a un atto che riteniamo sproporzionato e preoccupante per le sue implicazioni nei confronti della libertà di stampa e del diritto di cronaca.
Seguiamo con attenzione questa vicenda e ribadiamo che la libertà di informare, soprattutto quando tocca interessi pubblici rilevanti, è un pilastro democratico che va difeso con forza.