Marco Toffaloni, accusato di essere uno degli esecutori materiali della strage di piazza della Loggia che il 28 maggio 1974 provocò otto morti e oltre cento feriti, è stato condannato a 30 anni di carcere dal Tribunale per i Minorenni di Brescia. La sentenza accoglie dunque la linea della procura: la pm Caty Bressanelli aveva chiesto la condanna a 30 anni, il massimo della pena possibile nel caso di minori. L’allora sedicenne, oggi cittadino svizzero, è ritenuto uno degli esecutori materiali dell’attentato insieme a Roberto Zorzi, allora maggiorenne e da anni negli Stati Uniti; il processo a suo carico è in corso davanti alla Corte d’Assise di Brescia.
Toffaloni, all’epoca gravitante nell’ordine della formazione di destra eversiva Ordine nuovo (come Zorzi), sarebbe ritratto in una fotografia scattata in piazza della Loggia subito dopo la strage. Con la condanna non verrà comunque estradato poiché il reato di cui è accusato secondo la legge elvetica è prescritto. “È una sentenza importante perché aggiunge un altro tassello alla ricostruzione dei fatti e amplia e conferma la responsabilità di Ordine Nuovo, ha detto Federico Sinicato, legale che tutela gli interessi dei familiari delle vittime.