80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

Unire quanti credono nel Manifesto di Ventotene e nella Costituzione

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Perché mai Giorgia Meloni avrebbe dovuto condividere il manifesto di Ventotene?
Quel progetto porta le firme di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, senza dimenticare Eugenio Colorni.
Tutti e tre fieri antifascisti, condannati al confino da quel Mussolini che, dalle parti di quella destra, è ancora considerato uno statista che “ha fatto anche cose buone”
Qualche anno prima del manifesto di Ventotene, Giorgio Almirante, un loro nume tutelare, aveva sottoscritto e diffuso il manifesto della razza, copia delle leggi razziali naziste.
Le parole della Meloni, si spera, hanno dato il colpo di grazie ad ogni cerchiobottismo, ad ogni vana speranza di poter trovare una qualsiasi intesa sui valori che fondano l’Europa e la Costituzione.
Dal momento che é restata inorridita dal manifesto di Ventotene, consigliamo alla “cristianissima” presidente di leggere i Vangeli e troverà parole sconvolgenti sulla fraternità, l’inclusione, l’accoglienza degli stranieri, la giusta mettere, la pace, la giustizia sociale.
Dopo la confessione verità della presidente Meloni, sarà il caso che quanti, moderati o radicali che siano, condividono il manifesto di Ventotene e la Costituzione antifascista trovino una intesa, sottoscrivano pubblicamente quei testi e si ritrovino nella stessa alleanza.
Dopo le piazze sull’Europa, sarà il caso di preparare una immensa piazza
che raccolga, il prossimo 25 aprile, quanti hanno nel cuore la Costituzione antifascista, pacifista, antirazzista, inclusiva.
Possibilmente da oggi, senza aspettare domani


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