80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

Sanità. Ancora tagli ai più fragili fra i fragili

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Noi auguriamo alla senatrice leghista Maria Cristina Cantù di non avere mai fra le persone care anziani, invalidi, costrette a letto da malattie croniche. Comunque non autosufficienti.

L’esponente della Lega, infatti, ha presentato un emendamento dal DDl 1241 (sui Lea nella sanità pubblica) il cui iter al senato non è ancora concluso,il tutto nell’indifferenza di gran parte dei partiti politici e nel completo silenzio dei media.

Si tratta di una norma che, se fosse approvata, metterebbe seriamente a rischio la dignità e la salute delle persone non autosufficienti, soprattutto se allettate.

Eppure è un emendamento che se approvato in via definitiva:

1- Separa ciò che non può essere separato, soprattutto nel caso di persone con disabilità più o meno grave ma comunque non non autosufficienti.

2- Va contro i principi sanciti da convenzioni, leggi ed orientamenti internazionali e nazionali, compresi quelli alla base del Progetto di Vita e della personalizzazione della cura portato avanti dai tempi del professor Veronesi e cardine dell’assistenza e della cura ai malati oncologici e neurologici

3- Non ultimo, rischia di scaricare ulteriori costi e responsabilità sui caregiver familiari di circa 7 milioni di pazienti non autosufficienti, non tutti anziani, e quindi aggrava le fatiche fisiche, psicologiche ed economiche delle famiglie soprattutto le più sfortunate e quelle meno abbienti.

Insomma, sarebbe un colpo durissimo per i più sfortunati, perché nel caso di scorporo dell’assistenza di tipo igienico e lenitivo, tutto ciò che riguarda supporti e presidi per il malato, non avrebbe più alcun contributo dalle ASL.

Un esempio pratico: se una persona è allettata ha necessità di pannoloni, traverse a altri supporti monouso, spesso cateteri o piccole protesi.

Queste persone – tutte, a prescindere dall’età – sono soggette a frequenti infezioni di tipo urinario, intestinale, dermatologico, determinate proprio dal livello e dalla qualità dell’assistenza e dell’igiene.

Crediamo forse che l’ormai ben nota antibiotico resistenza e il fatto che già oggi l’Italia sia maglia nera per le infezioni ospedaliere anche fatali (Klebsiela, Acinetobacter, ecc) non sia dovuto ala continua riduzione delle voci di spesa relativa a ciò che viene ritenuto “supporto” e non cura?

Per chi convive con patologie e disabilità gravissime le prestazioni di carattere non prettamente sanitario sono indissolubilmente connesse con quelle sanitarie” dichiara Alessandro Chiarini, che preside da anni la Comfad, l’unica organizzazione composta dalle famiglie dei disabili, i cosiddetti “caregiver” familiari, che in paesi come la Francia, la Germania, L’Inghilterra, hanno regolare riconoscimento giuridico e supporto economico .

Secondo la Confad “questa proposta è anticostituzionale,  è in contrasto con quanto previsto dai Livelli Essenziali di Assistenza,  rappresenta un inaccettabile arretramento del perimetro di tutela assicurato proprio dai LEA,  ignora la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità,  non garantisce quel diritto alla salute invece sancito dalla nostra Costituzione e  complica la realizzazione del Decreto legislativo 62 del 2024 che riguarda l’attuazione del Progetto di Vita individuale personalizzato”.

Di questo dunque si occupa il nostro governo e lo fa subdolamente, tagliando ancora pezzi di sanità pubblica ai più deboli fra i deboli.

Le forze politiche di opposizione quando invocano, giustamente, una legge sul fine vita, dovrebbero ricordarsi che a quei drammatici problemi si arriva spesso perché le condizioni di vita di alcuni malati sono rese inaccettabili prima di tutto dallo stato che, secondo la Costituzione, dovrebbe invece tutelarli al meglio. Tutti. Soprattutto quelli che non hanno la possibilità di pagarsi l’assistenza domiciliare di livello, i prodotti migliori, i supporti più garantiti, i politici dovrebbero sapere che per un paziente fragile anche un sapone antibatterico può essere molto importante, o una traversa sempre pulita, o una crema efficace. Se tutto questo non è sanità allora che cos’è?

 

 

 


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