Una piazza senza slogan, senza rabbia, ma con un silenzioso Europa e pace. Ció che le migliaia di bandiere hanno detto è stato questo.
L’Inno alla Gioia ha aperto la manifestazione ed è poi toccato a Michele Serra, che quella piazza l’ha chiamata, provare a fare una sintesi.
“Le nostre solitudini e le nostre speranze ci hanno impedito di rimanercene in casa. Siamo qui per stare insieme.
Insieme, la più europea delle parole.”
Non perdiamoci di vista, ha concluso Serra, mentre Augias chiama la piazza “la nuova Ventotene”.
Cosa resta di questo 15 marzo? Tante aspettative diverse, tante idee diverse che prima o poi dovranno necessariamente trovare una sintesi per difendere quella democrazia che Fabrizio Bentivoglio ha ricordato leggendo il discorso di Pericle agli Ateniesi.
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