Giovedì 20 marzo alle 15,40, presso il giardino dedicato a Ilaria Alpi di via Montessori di Settimo Torinese (To) si svolgerà una commemorazione pubblica per ricordare l’assassinio avvenuto 31 anni fa a Mogadiscio e nel quale persero la vita la giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e l’operatore Miran Hrovatin. La commemorazione, con la posa di una rosa alla memoria, è promossa dal Comune di Settimo Torinese (To) in collaborazione con il Forum Donne Settimo e l’Associazione Alpini Settimo Torinese, che gestisce il giardino intitolato alla giornalista. «Un agguato – si legge nel comunicato stampa – dai contorni ancora oscuri, legato probabilmente alla volontà di insabbiare l’inchiesta che la giornalista e l’operatore stavano portando avanti, legata a un traffico di rifiuti tossici e armi nei quali erano implicati servizi segreti e funzionari governativi».
Mentre a Trieste, Miran Hrovatin sarà ricordato nella sua città (insieme alla sua collega Ilaria Alpi) alle 11. L’Ordine dei Giornalisti, l’Assostampa, Articolo21 del Friuli Venezia Giulia e la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, invitano a portare un fiore al giardino di Barcola intitolato all’operatore video.
E lo stesso giorno, alle 12, Ilaria e Miran saranno ricordati a Ronchi dei Legionari, in via Roma, davanti alla targa che l’associazione «Leali delle Notizie», ha dedicato loro nell’ambito della Passeggiata della Libertà di Stampa e di Espressione inaugurata nel 2021 per rendere omaggio a tutte le operatrici e gli operatori dell’informazione che hanno perso la vita per difendere il diritto ad essere informati.
Un po’ di storia. A Mogadiscio, il 20 marzo del 1994 alle 15,10 Ilaria Alpi e Miran Hrovatin furono assassinati nell’autovettura in cui viaggiano, erano in quel momento accompagnati dall’autista Abdi e dal vigilante armato Nur, entrambi scampati all’agguato. I motivi di questo assassinio non sono stati ancora definitivamente chiariti. Dall’intera vicenda ha tratto origine una complessa rete d’iniziative politiche e diplomatiche, di procedimenti giudiziari, di servizi giornalistici, d’inchieste governative e parlamentari, i cui sviluppi possono essere in gran parte ricostruiti attraverso gli atti e i documenti raccolti nell’archivio digitale della Camera dei Deputati
https://archivioalpihrovatin.camera.it/ dedicato alla memoria della giornalista del Tg3 e del cineoperatore che collaborava con lei.
Link alla Commissione d’Inchiesta istituita nel 2003
https://inchieste.camera.it/alpihrovatin/home.html?leg=14&legLabel=XIV%20legislatura
Una stella di nome Ilaria
https://www.odg.it/una-stella-di-nome-ilaria-30-anni-dallassassinio-alpi-hrovatin/52996
Quello di Ilaria Alpi è ora anche il nome di una vera stella: la ia_v1, l’ultima scoperta dal MarSec, grazie alle osservazioni del satellite TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite), che si trova nel gruppo delle Pleiadi, costellazione del Toro.
«Le stelle che ammiriamo nelle notti d’estate vivono molto più a lungo di noi. E, anche quando muoiono, la loro luce continua a illuminarci: è il fenomeno astrofisico della luce delle stelle morte. – così Mariangela Gritta Grainer ha motivato la scelta di intitolare una stella a Ilari –. Una luce che viene dal passato: non è una magia, è legata alla grande distanza delle stelle da noi; necessita di tempo per arrivare sulla terra nonostante la velocità della luce. Ilaria Alpi è morta ma, come una stella morta, la sua luce ci ha accompagnato in tutti questi anni, accanto a Luciana e Giorgio, i suoi indomiti genitori; non smetterà di illuminare ancora la sua vita e la sua tragica uccisione, insieme a Miran Hrovatin, il 20 marzo 1994 a Mogadiscio. Nell’impegno per avere giustizia e verità che ancora non c’è. La luce di Ilaria viene dal passato ma risplende e brilla lucente: Ilaria è qui con noi. La luce della stella di nome Ilaria illuminerà il cammino per avere giustizia e verità»