Presidio per la libertà di stampa organizzato dalla Cgil di Cosenza dopo il caso di Gabriele Carchidi, il direttore del blog “Iacchité” bloccato a terra da alcuni poliziotti ai quali non aveva voluto mostrare i documenti. Carchidi ha continuato ad affermare che era stato riconosciuto da alcuni agenti e quindi non doveva essere fermato. Secondo il direttore del blog, su di lui si è compiuto un abuso. Sulla questione la Questura di Cosenza ha diramato un comunicato in cui ribadisce che tutti i protocolli previsti in questi casi sono stati rispettati. E che tutta la documentazione, compreso il video che ritrae Carchidi bloccato a terra da quattro poliziotti, è stata inviata alla Procura. Il fascicolo sul caso è aperto, si vedrà nei prossimi giorni quali sviluppi avranno le indagini. Tuttavia il presidio della Cgil di Cosenza davanti alla Prefettura, ha voluto ribadire la ferma condanna contro ogni forma d’intimidazione nei confronti della stampa, un segnale di solidarietà verso “i giornalisti che come Gabriele Carchidi svolgono il loro lavoro con onestà e determinazione, mettendo a rischio la loro sicurezza per fare luce su ciò che molti preferirebbero tenere nascosto”. L’appello della Cgil è indirizzato a cittadini, forze politiche e sociali, associazioni ed ai comitati. ” In un momento delicato – prosegue la nota – come quello che stiamo vivendo, in cui il malaffare e la corruzione sono ancora troppo radicati, è fondamentale che la stampa libera continui a svolgere il suo ruolo di “guardiano” della democrazia.”
