Dopo più di due mesi senza stipendio, l’assemblea e il Cdr dell’Agenzia Dire aveva indetto un’altra giornata di sciopero per il 22 marzo. Con questa azione, le giornaliste, i giornalisti e tutti i lavoratori dell’agenzia Dire hanno lanciato ancora una volta il loro grido di allarme per una situazione non più sostenibile. “Pur continuando a garantire la pubblicazione del quotidiano notiziario, i dipendenti tutti continuano infatti a non ricevere risposte dall’azienda sul pagamento delle due mensilità dovute, che diventano quasi tre per i colleghi ex sospesi di gennaio 2024. – si legge in una nota – La situazione risulta ancora più inaccettabile dopo la comunicazione del Dipartimento dell’editoria che, secondo quanto appreso, avrebbe confermato l’avvio dello sblocco dei fondi arretrati, a cui dovranno fare seguito alcuni passaggi tecnici. A questa notizia, però, non ha fatto seguito l’impegno dell’azienda e dell’editore di saldare immediatamente gli stipendi dovuti”. A seguito di questa mancata comunicazione, l’Assemblea e il Cdr hanno proclamato lo sciopero e si sono riservati la possibilità di ulteriori azioni di mobilitazione.
