Domenica 30 marzo, dalle ore 18, amiche e amici di Alberto Trentini, di intesa con i familiari, e con la loro legale Alessandra Ballerini hanno promosso un presidio in campo Santa Margherita a Venezia.
I giorni passano e dobbiamo impedire che silenzio, cinismo e indifferenza possano far sparire dalle agende della politica e dal cuore degli italiani il nome di Alberto, in carcere per aver dedicato la sua vita alla cura delle vite degli altri, per citare don Lorenzo Milani.
Chiunque lo abbia conosciuto lo ricorda come una persona leale, attenta agli ultimi, ai più poveri, ai sofferenti.
Lui si è messo sulle spalle la disperazione degli ultimi nel mondo, ora spetta a ciascuno di noi mettersi sulle spalle la sofferenza sua, dei suoi amici, della sua famiglia che non è mai riuscita a sentire la sua voce dal giorno dell’arresto.
Per questo chiediamo a tutte le giornaliste e i giornalisti di illuminare il presidio, di raccontare la storia di Alberto, di scuotere ogni inerzia.
Se l’Italia è riuscita a trattare, ed ancora tratta, con Iran, Libia, Egitto, possibile che non riesca a farlo solo con il Venezuela?
Articolo 21 sarà, in ultima fila, come sempre scorta mediatica di chi reclama verità e giustizia.
