Giustizia, sicurezza e pace: sono le tre parole che hanno caratterizzato il dibattito sul conflitto in Ucraina, tenutosi questa mattina (giovedì 27 febbraio), nella sede della UIL Campania, a Napoli, subito dopo la proiezione del documentario dei registi Mila Tesaieva e Marcus Lenz, dal titolo “When sprint came to Bucha”, proiettato in occasione del terzo anno di invasione e di conflitto, su vasta scala, in Ucraina.
Gli interventi lucidi e approfonditi dei relatori si sono soffermati sui diversi aspetti della guerra e delle trattative di pace.
Il console ucraino a Napoli, Maskym Kovalenko, ha sottolineato che la guerra degli ucraini è guerra di resistenza contro l’invasione russa per la difesa del proprio paese e della libertà, così come ha posto l’accento sull’importanza dell’intervento dell’Europa durante la guerra ma anche per le trattative di pace.
L’assessore regionale all’immigrazione e alla legalità, Mario Morcone, ha ribadito la vicinanza del nostro Paese all’Ucraina e di quanto sia necessaria una pace giusta con il sostegno di un’Europa compatta e unita.
Désirée Klain, giornalista e portavoce di Articolo 21 in Campania, ha imperniato il suo intervento sul valore e l’importanza della libertà di stampa, ricordando i tanti giornalisti e giornaliste morti per la verità sui diversi paesi dove esiste la guerra, dall’Ucraina a Gaza, dall’Africa all’Asia.
Un messaggio di speranza rivolto ai giovani ha lanciato, invece, Vincenzo Di Giacomo, di fronte ad una platea composta da tantissimi giovani volontari del SCU Uniti a Adoc, affinché siano portatori di conoscenza, giustizia, rispetto e pace.
Il momento più toccante del dibattito è stato il collegamento da Napoli a Irpin, in Ucraina, con il volontario Mykhailo Puryshev, che ha raccontato la sua storia di coraggio e amore per il proprio Paese mettendo in salvo, col suo mini bus rosso, tantissime vite e adibendo quella che era la sua discoteca in tempi di pace, a casa rifugio di accoglienza e di umanità verso il suo popolo.
Così come la storia di Viktoria Ishchenko, storia di dolore e di fuga dal suo paese dilaniato, che ha trovato accoglienza in Italia, nella nostra regione.
Il dibattito è stato animato dalla segretaria regionale della UIL Campania, Camilla Iovino e dall’attivista ucraina Olha Korenkova.